L'adolescenza è certamente un periodo di crisi, nel senso che è un'età di grandissimi, inaspettati e bruschi stravolgimenti e può, proprio per questo, essere anche periodo di dolore e di disagio, così difficile da esprimere, così difficile da gestire. Ma non è una malattia: è un momento bellissimo del nostro essere uomini; appartiene ad ognuno di noi, in differenti fasi temporali. Da un punto di vista educativo dovrebbe appartenerci per tutta la vita la capacità, che anima con estrema forza questa fase dell'esistenza, di slancio verso ciò che non è, verso quell'inquieta tensione dell'essere che aspira a ritrovare il proprio io e a ritrovarsi nel mondo. L'adolescente, infatti, normalmente sente questo scompiglio dentro di sé con l'autenticità e la passione che contraddistinguono questa età, un'età che non è abituata - per fortuna - a risolvere solo formalmente problemi che sono strutturali, profondi, veri. È un'età in cui il bisogno di strumenti di lettura del mondo diversificati e flessibili si fa imponente, come mai prima: perché è il momento in cui ci si apre con forza inedita all'astrazione, preziosissimo, se gestito, strumento di crescita. Stimolare una revisione di sé in questo delicato momento non è causa di ulteriore sbilanciamento, ma casomai indispensabile spinta alla gestione del cambiamento e a quella rimessa in discussione che è già in atto e che è istintivamente sentita con forza. Il problema, invece, è costruire per questa età i giusti strumenti di lettura del mondo: strumenti logici, dunque cognitivi, prima di tutto. Da qui la necessità per l'adolescente dello sforzo - mentale e fisico - collegato all'impegno culturale: l'occasione per 'riempire' il tempo con un impegno che richiede molto sforzo, ma che può anche gratificare molto; per permettergli di fare proprio con consapevolezza quel mondo in comune della conoscenza nel quale si gioca e si costruisce la possibilità della relazione conoscitiva ed educativa; per renderlo attore consapevole, protagonista della propria esistenza; per dargli dunque la chance di una esistenza felice e piena. Gli adolescenti sono un segmento al centro dell'interesse del marketing. L'attenzione nei confronti di questo segmento deriva anche dall'estensione dei confini dell'adolescenza. Il lavoro si concentra sugli aspetti economici-sociali e di marketing degli adolescenti italiani, con particolare attenzione al rapporto dei giovani con le nuove tecnologie. Si tratta della generazione maggiormente investita dalla rivoluzione tecnolgica in atto.

L'adolescenza come target economico / Sabbadin, Edoardo. - STAMPA. - 1:(2012), pp. 97-110.

L'adolescenza come target economico

SABBADIN, Edoardo
2012-01-01

Abstract

L'adolescenza è certamente un periodo di crisi, nel senso che è un'età di grandissimi, inaspettati e bruschi stravolgimenti e può, proprio per questo, essere anche periodo di dolore e di disagio, così difficile da esprimere, così difficile da gestire. Ma non è una malattia: è un momento bellissimo del nostro essere uomini; appartiene ad ognuno di noi, in differenti fasi temporali. Da un punto di vista educativo dovrebbe appartenerci per tutta la vita la capacità, che anima con estrema forza questa fase dell'esistenza, di slancio verso ciò che non è, verso quell'inquieta tensione dell'essere che aspira a ritrovare il proprio io e a ritrovarsi nel mondo. L'adolescente, infatti, normalmente sente questo scompiglio dentro di sé con l'autenticità e la passione che contraddistinguono questa età, un'età che non è abituata - per fortuna - a risolvere solo formalmente problemi che sono strutturali, profondi, veri. È un'età in cui il bisogno di strumenti di lettura del mondo diversificati e flessibili si fa imponente, come mai prima: perché è il momento in cui ci si apre con forza inedita all'astrazione, preziosissimo, se gestito, strumento di crescita. Stimolare una revisione di sé in questo delicato momento non è causa di ulteriore sbilanciamento, ma casomai indispensabile spinta alla gestione del cambiamento e a quella rimessa in discussione che è già in atto e che è istintivamente sentita con forza. Il problema, invece, è costruire per questa età i giusti strumenti di lettura del mondo: strumenti logici, dunque cognitivi, prima di tutto. Da qui la necessità per l'adolescente dello sforzo - mentale e fisico - collegato all'impegno culturale: l'occasione per 'riempire' il tempo con un impegno che richiede molto sforzo, ma che può anche gratificare molto; per permettergli di fare proprio con consapevolezza quel mondo in comune della conoscenza nel quale si gioca e si costruisce la possibilità della relazione conoscitiva ed educativa; per renderlo attore consapevole, protagonista della propria esistenza; per dargli dunque la chance di una esistenza felice e piena. Gli adolescenti sono un segmento al centro dell'interesse del marketing. L'attenzione nei confronti di questo segmento deriva anche dall'estensione dei confini dell'adolescenza. Il lavoro si concentra sugli aspetti economici-sociali e di marketing degli adolescenti italiani, con particolare attenzione al rapporto dei giovani con le nuove tecnologie. Si tratta della generazione maggiormente investita dalla rivoluzione tecnolgica in atto.
2012
9788820400040
L'adolescenza come target economico / Sabbadin, Edoardo. - STAMPA. - 1:(2012), pp. 97-110.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2436636
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