Progetto e percezione del paesaggio: Idea – progetto – realtà Un parco fluviale in città Maria Evelina Melley Il centro storico della città di Parma può essere diviso territorialmente in due settori fisici delimitati dall’asse nord-sud del torrente Parma. A tale divisione fisica corrisponde una serie di differenze di varia natura: ad est del torrente si stabilisce la prima città romana, la città quadrata, oggi la città “ricca”, mentre ad ovest, l’Oltretorrente, così abitualmente definito, risiede la città “povera” il cui sviluppo viene progressivamente testimoniato dai successivi ampliamenti delle mura a partire dal 1178. Il torrente Parma non solo separa una città in due parti distinte ma rimane in tutto e per tutto uno sbarramento non vissuto per l’intera popolazione. Gli ambiti fluviali compresi nella area oggetto di studio si riferiscono alle sponde del torrente Parma che attraversando la città omonima con un asse di scorrimento sud-nord rappresentano un importante patrimonio naturalistico per la città stessa. L’idea d’intervenire con un progetto strutturato su tali ambiti ha sempre spaventato le varie amministrazioni che con gli anni si sono succedute nel controllo dello sviluppo cittadino. Tra le molteplici motivazioni quella più condivisa si lega alla paura di “rovinare” (nel caso di un di progetto) un habitat oggi completamente naturalistico. Tale ambito si può definire con il termine di terzo paesaggio: Se si smette di guardare il paesaggio come l’oggetto di un’attività umana subito si scopre una quantità di spazi indecisi, privi di funzione sui quali è difficile posare un nome. Questo insieme non appartiene ne al territorio dell’ombra né a quello della luce. Si situa ai margini. Dove i bosche si sfrangaino, lungo le strade e i fiumi, nei recessi dimenticati dalle coltivazioni, la dove le macchine non passano. (Gilles Clement) Si è cominciato a maturare l’idea della realizzazione di un parco fluviale ovvero di un interventoo che pur permettendo una funzione nuova non ne alterasse i connotati ecologici naturali. Quindi un’idea che attraverso un progetto rispetti la realtà naturale dei luoghi.
UN PARCO FLUVIALE IN CITTA' / Melley, Maria. - In: TOPSCAPE PAYSAGE. - ISSN 2279-7610. - (2010).
UN PARCO FLUVIALE IN CITTA'
MELLEY, Maria
2010-01-01
Abstract
Progetto e percezione del paesaggio: Idea – progetto – realtà Un parco fluviale in città Maria Evelina Melley Il centro storico della città di Parma può essere diviso territorialmente in due settori fisici delimitati dall’asse nord-sud del torrente Parma. A tale divisione fisica corrisponde una serie di differenze di varia natura: ad est del torrente si stabilisce la prima città romana, la città quadrata, oggi la città “ricca”, mentre ad ovest, l’Oltretorrente, così abitualmente definito, risiede la città “povera” il cui sviluppo viene progressivamente testimoniato dai successivi ampliamenti delle mura a partire dal 1178. Il torrente Parma non solo separa una città in due parti distinte ma rimane in tutto e per tutto uno sbarramento non vissuto per l’intera popolazione. Gli ambiti fluviali compresi nella area oggetto di studio si riferiscono alle sponde del torrente Parma che attraversando la città omonima con un asse di scorrimento sud-nord rappresentano un importante patrimonio naturalistico per la città stessa. L’idea d’intervenire con un progetto strutturato su tali ambiti ha sempre spaventato le varie amministrazioni che con gli anni si sono succedute nel controllo dello sviluppo cittadino. Tra le molteplici motivazioni quella più condivisa si lega alla paura di “rovinare” (nel caso di un di progetto) un habitat oggi completamente naturalistico. Tale ambito si può definire con il termine di terzo paesaggio: Se si smette di guardare il paesaggio come l’oggetto di un’attività umana subito si scopre una quantità di spazi indecisi, privi di funzione sui quali è difficile posare un nome. Questo insieme non appartiene ne al territorio dell’ombra né a quello della luce. Si situa ai margini. Dove i bosche si sfrangaino, lungo le strade e i fiumi, nei recessi dimenticati dalle coltivazioni, la dove le macchine non passano. (Gilles Clement) Si è cominciato a maturare l’idea della realizzazione di un parco fluviale ovvero di un interventoo che pur permettendo una funzione nuova non ne alterasse i connotati ecologici naturali. Quindi un’idea che attraverso un progetto rispetti la realtà naturale dei luoghi.File | Dimensione | Formato | |
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