Sono state condotte alcune osservazioni per analizzare in dettaglio la sequenza comportamentale adottata dal gheppio all'atto della predazione. Abbiamo rivolto l'attenzione soprattutto alla tecnica di cattura e uccisione della preda e alle cause della sua morte. Il comportamento predatorio degli uccelli rapaci è stato, infatti, studiato estensivamente da vari punti di vista, ma poco è noto relativamente al "come" il rapace uccide la preda. Precedenti ricerche (Csermely et al., Boll. Zool. 56: 317, 1989; Csermely et al., Birds of Prey Bull. 4: 133, 1991; Csermely, Proc. Symp. "Biol. & Conserv. of Small Falcons", in stampa; Csermely, Boll. Zool. in stampa) avevano ripetutamente evidenziato l'uso di beccate inferte alla preda, soprattutto verso la regione cefalica, e l'apparente non utilizzo degli artigli, per cui era stato ipotizzato che la morte intervenisse più che altro per soffocamento. Le prove presentate in questa occasione sono state effettuate in una situazione di laboratorio, utilizzando 7 individui selvatici ospitati temporaneamente presso il "Centro Recupero Rapaci" di Parma, gestito dalla L.I.P.U. I gheppi sono stati provati tutti al termine del periodo di riabilitazione, cioè subito prima della liberazione, in modo da ottenere anche informazioni utili circa la loro potenziale efficienza predatoria, una volta riportati alla libertà.

Il comportamento predatorio del gheppio (_Falco tinnunculus_) / Csermely, Davide; L., Bertè; R., Camoni. - (1992), pp. 353-353. (Intervento presentato al convegno 54° Congresso U.Z.I. tenutosi a Perugia nel Settembre 1992).

Il comportamento predatorio del gheppio (_Falco tinnunculus_)

CSERMELY, Davide;
1992-01-01

Abstract

Sono state condotte alcune osservazioni per analizzare in dettaglio la sequenza comportamentale adottata dal gheppio all'atto della predazione. Abbiamo rivolto l'attenzione soprattutto alla tecnica di cattura e uccisione della preda e alle cause della sua morte. Il comportamento predatorio degli uccelli rapaci è stato, infatti, studiato estensivamente da vari punti di vista, ma poco è noto relativamente al "come" il rapace uccide la preda. Precedenti ricerche (Csermely et al., Boll. Zool. 56: 317, 1989; Csermely et al., Birds of Prey Bull. 4: 133, 1991; Csermely, Proc. Symp. "Biol. & Conserv. of Small Falcons", in stampa; Csermely, Boll. Zool. in stampa) avevano ripetutamente evidenziato l'uso di beccate inferte alla preda, soprattutto verso la regione cefalica, e l'apparente non utilizzo degli artigli, per cui era stato ipotizzato che la morte intervenisse più che altro per soffocamento. Le prove presentate in questa occasione sono state effettuate in una situazione di laboratorio, utilizzando 7 individui selvatici ospitati temporaneamente presso il "Centro Recupero Rapaci" di Parma, gestito dalla L.I.P.U. I gheppi sono stati provati tutti al termine del periodo di riabilitazione, cioè subito prima della liberazione, in modo da ottenere anche informazioni utili circa la loro potenziale efficienza predatoria, una volta riportati alla libertà.
1992
Il comportamento predatorio del gheppio (_Falco tinnunculus_) / Csermely, Davide; L., Bertè; R., Camoni. - (1992), pp. 353-353. (Intervento presentato al convegno 54° Congresso U.Z.I. tenutosi a Perugia nel Settembre 1992).
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