Abstract Obiettivi: verificare se al maggior rischio cardiovascolare nella Sindrome Metabolica (SM) associ una elevata variabilità pressoria. Metodi: allo studio hanno partecipato 28 soggetti ipertesi senza SM (20 m, 8 f, età 43.9±1.3, BMI 28.1±.9.) e 30 con SM (21 m, 9 f, età 45.4±2.2, BMI 29.4±.8). L'appartenenza al gruppo SM era definita in base ai criteri NCEP-ATP 111, risultandone tra i due gruppi differenze significative per: circonferenza addomi naie (91.5±1.9 cm vs 103.0±1.5, 0.001), indice HOMAIR (0.001), colesterolo totale, HDL ed LDL (0.02, 0.009, 0.05), trigliceridi e rapporto trigliceridi/HDL(0.001). 20/28 soggetti senza SM e 22/30 con SM erano trattati, senza differenze nella distribuzione dei diversi farmaci. I due gruppi erano sottoposti a monitoraggio pressorio 24 ore, con intervalli di misura di 15 minuti nelle ore diurne (h 7-23) e 20 minuti in quelle notturne. La variabilità della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca erano stimate come deviazione • standard dai valori medi delle pressioni sistolica (PAS) e diastolica ( PAD), e della frequenza durante il giorno, la notte e le 24 ore. Risultati: PAS e PAD medie non differivano nei 2 gruppi (PAS 24 h:134.3 ±2.6 mmHg negli SM vs 134.3±3.1; PAS giorno :139.6±2.7 vs137.4±3.2; PAS notte: 118.9±2.7vs 119.0±3.3. PAD 24 h:82.5±1.8 vs83.2±1.9; PAD giorno:86.2±1.9 vs 86.8±1.8; PAD notte 71.9±2.1 vs 71.0±1.6). La deviazione standard della PAS era significativamente più elevata nelle 24 h (17.9±0.8 vs15.2±0.7, p<0.01), di giorno (15.4±0.9 vs 13.2±0.7, p<0.05) e di notte (13.7±1.2 vs 10.3±D.9, p<0.02). La frequenza cardiaca non differiva. tra i due gruppi né come valori medi né come variabilità. Conclusioni: Il presente studio dimostra come in soggetti ipertesi con SM, pur in presenza di valori pressori mediamente sovrapponibili a quelli di un gruppo di controllo composto da pazienti pure ipertesi, ma esenti da SM, la variabilità della PAS sia significativamente più elevata in ogni fase circadiana. Poiché un aumento della variabilità presso ria, specie notturna, é ritenuto un fattore indipendente di rischio cardiovascolare, i nostri rilievi mettono in evidenza un ulteriore elemento potenzialmente aggiuntivo al già elevato rischio associato alla SM.
Variabilità della pressione arteriosa in soggetti ipertesi essenziali con e senza sindrome metabolica / Biggi, Almerina; Dall'Aglio, E.; Russo, F.; Milli, B.; Musiari, Luisa; Novarini, A.; Montanari, Alberto. - In: IPERTENSIONE E PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE. - ISSN 1122-8601. - 13:(2006), pp. 179-179. (Intervento presentato al convegno XXIII Congresso nazionale tenutosi a Roma nel 29 settembre-2 ottobre 2006).
Variabilità della pressione arteriosa in soggetti ipertesi essenziali con e senza sindrome metabolica
BIGGI, Almerina;E. Dall'Aglio;MUSIARI, Luisa;MONTANARI, Alberto
2006-01-01
Abstract
Abstract Obiettivi: verificare se al maggior rischio cardiovascolare nella Sindrome Metabolica (SM) associ una elevata variabilità pressoria. Metodi: allo studio hanno partecipato 28 soggetti ipertesi senza SM (20 m, 8 f, età 43.9±1.3, BMI 28.1±.9.) e 30 con SM (21 m, 9 f, età 45.4±2.2, BMI 29.4±.8). L'appartenenza al gruppo SM era definita in base ai criteri NCEP-ATP 111, risultandone tra i due gruppi differenze significative per: circonferenza addomi naie (91.5±1.9 cm vs 103.0±1.5, 0.001), indice HOMAIR (0.001), colesterolo totale, HDL ed LDL (0.02, 0.009, 0.05), trigliceridi e rapporto trigliceridi/HDL(0.001). 20/28 soggetti senza SM e 22/30 con SM erano trattati, senza differenze nella distribuzione dei diversi farmaci. I due gruppi erano sottoposti a monitoraggio pressorio 24 ore, con intervalli di misura di 15 minuti nelle ore diurne (h 7-23) e 20 minuti in quelle notturne. La variabilità della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca erano stimate come deviazione • standard dai valori medi delle pressioni sistolica (PAS) e diastolica ( PAD), e della frequenza durante il giorno, la notte e le 24 ore. Risultati: PAS e PAD medie non differivano nei 2 gruppi (PAS 24 h:134.3 ±2.6 mmHg negli SM vs 134.3±3.1; PAS giorno :139.6±2.7 vs137.4±3.2; PAS notte: 118.9±2.7vs 119.0±3.3. PAD 24 h:82.5±1.8 vs83.2±1.9; PAD giorno:86.2±1.9 vs 86.8±1.8; PAD notte 71.9±2.1 vs 71.0±1.6). La deviazione standard della PAS era significativamente più elevata nelle 24 h (17.9±0.8 vs15.2±0.7, p<0.01), di giorno (15.4±0.9 vs 13.2±0.7, p<0.05) e di notte (13.7±1.2 vs 10.3±D.9, p<0.02). La frequenza cardiaca non differiva. tra i due gruppi né come valori medi né come variabilità. Conclusioni: Il presente studio dimostra come in soggetti ipertesi con SM, pur in presenza di valori pressori mediamente sovrapponibili a quelli di un gruppo di controllo composto da pazienti pure ipertesi, ma esenti da SM, la variabilità della PAS sia significativamente più elevata in ogni fase circadiana. Poiché un aumento della variabilità presso ria, specie notturna, é ritenuto un fattore indipendente di rischio cardiovascolare, i nostri rilievi mettono in evidenza un ulteriore elemento potenzialmente aggiuntivo al già elevato rischio associato alla SM.File | Dimensione | Formato | |
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