ABSTRACT. Presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Parma è attivo dal 1997 un gruppo di lavoro sul sistema alluvionale della pianura parmense e zone limitrofe. Il complesso delle ricerche segue due grandi temi (1) la caratterizzazione idrostratigrafica della successione sedimentaria e (2) lo scambio idrico tra la superficie della pianura e gli acquiferi sotterranei. Al centro delle attività di ricerca è collocata una Banca Dati Informatica dei Sondaggi Stratigrafici, correlata alla nota Banca Dati Geognostici della Regione Emilia-Romagna, con indicata la posizione della superficie piezometrica per i singoli pozzi. Il database, in continua implementazione, si basa sui software Access, per l'archivio dati, e ArcView GIS, per la visualizzazione. La distribuzione geografica dello spessore dei depositi fini superficiali e l'andamento della piezometrica sono le più immediate rappresentazioni automatiche dei dati. Una recente fase di ricerca ha riguardato la rete idrografica minore di un vasto settore di pianura compreso fra il Fiume Taro, ad ovest, ed il Torrente Enza, ad est. Si tratta di una superficie di circa 300 km2, ripartita pressapoco a metà fra le cosiddette alta e bassa pianura, sulla quale è stato applicato, in via prototipale, un metodo di valutazione del potenziale di infiltrazione delle acque meteoriche. Il metodo applica la sequenza: (1) acquisizione di dati idrografici dalla Carta Tecnica Regionale, (2) definizione di bacini idrografici, (3) parametrizzazione dei bacini in funzione del drenaggio e (4) integrazione con la vulnerabilità intrinseca degli acquiferi. I punti 1 e 2 hanno pochi precedenti di letteratura. Sulla base della CTR é stata digitalizzata la rete (1) dei Corsi minori, rappresentata dai Canali ufficialmente denominati, (2) dei Canali stradali, che bordano le strade carrozzabili, e (3) dei Canali particellari, che segnano i principali confini catastali. Non presente sulla cartografia ufficiale, e quindi non rappresentabile, è la miriade di "fossi" che rappresentano i capillari del reticolo idrografico di pianura. La distribuzione geografica della rete dei Canali, con specificato il verso di scorrimento delle acque, è stata integrata con il modello digitale del terreno. Ciò ha consentito di tracciare i bacini idrografici dei Canali ufficialmente denominati. Il territorio del Comune di Parma, di superficie pari a 260 km2, è solcato da un totale di 1522 km di Canali, ripartiti in 422 km di Canali ufficialmente denominati e 1100 km di Canali stradali e particellari. Sul territorio del Comune di Parma sono stati definiti 56 bacini idrografici con Densità di Drenaggio unitaria piuttosto variabile e mediamente pari a 5.8 km /km2.

La rete idrografica minore della pianura di Parma nel contesto del database per la gestione delle acque del parmense / Valloni, Renzo; Calda, N.; Corsi, G.; Dall’Olio, N.; Gonzi, G.; Pinazzi, S.. - Volume Speciale, Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, 2002:(2002), pp. 21-21. (Intervento presentato al convegno Giornate di Studio “Previsione e Prevenzione del Rischio Idrogeologico” tenutosi a Milano nel 21-22 Febbraio 2002).

La rete idrografica minore della pianura di Parma nel contesto del database per la gestione delle acque del parmense

VALLONI, Renzo;
2002-01-01

Abstract

ABSTRACT. Presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Parma è attivo dal 1997 un gruppo di lavoro sul sistema alluvionale della pianura parmense e zone limitrofe. Il complesso delle ricerche segue due grandi temi (1) la caratterizzazione idrostratigrafica della successione sedimentaria e (2) lo scambio idrico tra la superficie della pianura e gli acquiferi sotterranei. Al centro delle attività di ricerca è collocata una Banca Dati Informatica dei Sondaggi Stratigrafici, correlata alla nota Banca Dati Geognostici della Regione Emilia-Romagna, con indicata la posizione della superficie piezometrica per i singoli pozzi. Il database, in continua implementazione, si basa sui software Access, per l'archivio dati, e ArcView GIS, per la visualizzazione. La distribuzione geografica dello spessore dei depositi fini superficiali e l'andamento della piezometrica sono le più immediate rappresentazioni automatiche dei dati. Una recente fase di ricerca ha riguardato la rete idrografica minore di un vasto settore di pianura compreso fra il Fiume Taro, ad ovest, ed il Torrente Enza, ad est. Si tratta di una superficie di circa 300 km2, ripartita pressapoco a metà fra le cosiddette alta e bassa pianura, sulla quale è stato applicato, in via prototipale, un metodo di valutazione del potenziale di infiltrazione delle acque meteoriche. Il metodo applica la sequenza: (1) acquisizione di dati idrografici dalla Carta Tecnica Regionale, (2) definizione di bacini idrografici, (3) parametrizzazione dei bacini in funzione del drenaggio e (4) integrazione con la vulnerabilità intrinseca degli acquiferi. I punti 1 e 2 hanno pochi precedenti di letteratura. Sulla base della CTR é stata digitalizzata la rete (1) dei Corsi minori, rappresentata dai Canali ufficialmente denominati, (2) dei Canali stradali, che bordano le strade carrozzabili, e (3) dei Canali particellari, che segnano i principali confini catastali. Non presente sulla cartografia ufficiale, e quindi non rappresentabile, è la miriade di "fossi" che rappresentano i capillari del reticolo idrografico di pianura. La distribuzione geografica della rete dei Canali, con specificato il verso di scorrimento delle acque, è stata integrata con il modello digitale del terreno. Ciò ha consentito di tracciare i bacini idrografici dei Canali ufficialmente denominati. Il territorio del Comune di Parma, di superficie pari a 260 km2, è solcato da un totale di 1522 km di Canali, ripartiti in 422 km di Canali ufficialmente denominati e 1100 km di Canali stradali e particellari. Sul territorio del Comune di Parma sono stati definiti 56 bacini idrografici con Densità di Drenaggio unitaria piuttosto variabile e mediamente pari a 5.8 km /km2.
2002
La rete idrografica minore della pianura di Parma nel contesto del database per la gestione delle acque del parmense / Valloni, Renzo; Calda, N.; Corsi, G.; Dall’Olio, N.; Gonzi, G.; Pinazzi, S.. - Volume Speciale, Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, 2002:(2002), pp. 21-21. (Intervento presentato al convegno Giornate di Studio “Previsione e Prevenzione del Rischio Idrogeologico” tenutosi a Milano nel 21-22 Febbraio 2002).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2385401
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