La storia della lingua curda (più nello specifico del kırmanci), da “turco della montagna” a “lingua tagliata”, fino ai più recenti tentativi di riconoscimento in una Turchia che aspira a entrare nell’Unione Europea, ben si inquadra nel ricco e produttivo dibattito sui Diritti Linguistici. All’interno della riflessione sulla diversità linguistica d’Europa e del Mediterraneo, la presente comunicazione intende offrire spunti di riflessione da un punto di vista insieme linguistico-culturale e legale, inquadrando i principali aspetti socio-linguistici del kırmanci (dalla rivoluzione kemaliana alla contemporaneità) all’interno della legislazione turca relativa alle minoranze linguistiche e culturali nel Paese (dal caso della parlamentare Leyla Zana alle più recenti rivendicazioni), ricostruendo la situazione della minoranza curda di Turchia, nei suoi tratti più significativi, e le ricadute linguistiche di una situazione socio-politica in pieno fermento. Il presente articolo si inserisce in un più vasto interesse per la realtà curda (nella sua versione kırmanci), che va dall’approfondimento per la lingua (D. Astori, Parlo curdo, Vallardi Editore, Milano 2006) ad aspetti più storico-sociali, legati anche al paese che la ospita (D. Astori, “La Turchia è un Paese europeo?”, in Tonominore II (1997), pp. 28-34; “La Turchia è un paese europeo? Note a margine di un viaggio a cavallo delle recenti po-litiche”, in Storia e problemi contemporanei 47/a. XXI, gen.-apr. 2008, pp. 139-152).
Le minoranze linguistiche in Turchia: il caso del curdo / Astori, Davide. - 1:(2010), pp. 73-101. (Intervento presentato al convegno Terze Giornate dei diritti linguistici tenutosi a Teramo-Faeto nel 20-23 maggio 2009).
Le minoranze linguistiche in Turchia: il caso del curdo
ASTORI, Davide
2010-01-01
Abstract
La storia della lingua curda (più nello specifico del kırmanci), da “turco della montagna” a “lingua tagliata”, fino ai più recenti tentativi di riconoscimento in una Turchia che aspira a entrare nell’Unione Europea, ben si inquadra nel ricco e produttivo dibattito sui Diritti Linguistici. All’interno della riflessione sulla diversità linguistica d’Europa e del Mediterraneo, la presente comunicazione intende offrire spunti di riflessione da un punto di vista insieme linguistico-culturale e legale, inquadrando i principali aspetti socio-linguistici del kırmanci (dalla rivoluzione kemaliana alla contemporaneità) all’interno della legislazione turca relativa alle minoranze linguistiche e culturali nel Paese (dal caso della parlamentare Leyla Zana alle più recenti rivendicazioni), ricostruendo la situazione della minoranza curda di Turchia, nei suoi tratti più significativi, e le ricadute linguistiche di una situazione socio-politica in pieno fermento. Il presente articolo si inserisce in un più vasto interesse per la realtà curda (nella sua versione kırmanci), che va dall’approfondimento per la lingua (D. Astori, Parlo curdo, Vallardi Editore, Milano 2006) ad aspetti più storico-sociali, legati anche al paese che la ospita (D. Astori, “La Turchia è un Paese europeo?”, in Tonominore II (1997), pp. 28-34; “La Turchia è un paese europeo? Note a margine di un viaggio a cavallo delle recenti po-litiche”, in Storia e problemi contemporanei 47/a. XXI, gen.-apr. 2008, pp. 139-152).File | Dimensione | Formato | |
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