Alla luce di risultati di ricerca, la mediazione penale appare utile per assegnare significati, socialmente ri-costruiti, agli obblighi di legge; per dare sapore di restituzione fattiva, orizzontale, alla sanzione, caduta dall’alto ed erogata in maniera verticale; per comunicare con l’altro, sia nella dimensione tra pari, sia nel caso in cui si tratti dello ‘sconosciuto’; infine, per curare le ferite e per assicurarsi di essere ascoltati, senza essere giustificati, né perdonati. Gli autori e le vittime incontrati nei percorsi della ricerca hanno descritto la propria esperienza non solo come alternativa al processo (pena la violazione di principi fondamentali destinati alla salvaguardia delle posizioni dei più deboli ), ma soprattutto come esperienza altra, come altro (da sé) è il proprio aggressore o la propria vittima, come altra ed irripetibile è ogni esperienza umana. Ciò che più conta è che quelle stesse persone, uscite - attraverso la mediazione - dai ruoli di autore e vittima, si sono dette soddisfatte: la mediazione non ha infatti lo scopo di accertare la verità dei fatti (che neppure il giudice possiede!), ma di condurre le parti a (ri)costruire un accordo soddisfacente in relazione a quanto è accaduto, in termini non solo fattuali, ma soprattutto relazionali ed emotivi

Riparazione e cura nella mediazione penale minorile / Scivoletto, Chiara. - In: MINORI GIUSTIZIA. - ISSN 1121-2845. - 1:-(2012), pp. 377-385.

Riparazione e cura nella mediazione penale minorile

SCIVOLETTO, Chiara
2012-01-01

Abstract

Alla luce di risultati di ricerca, la mediazione penale appare utile per assegnare significati, socialmente ri-costruiti, agli obblighi di legge; per dare sapore di restituzione fattiva, orizzontale, alla sanzione, caduta dall’alto ed erogata in maniera verticale; per comunicare con l’altro, sia nella dimensione tra pari, sia nel caso in cui si tratti dello ‘sconosciuto’; infine, per curare le ferite e per assicurarsi di essere ascoltati, senza essere giustificati, né perdonati. Gli autori e le vittime incontrati nei percorsi della ricerca hanno descritto la propria esperienza non solo come alternativa al processo (pena la violazione di principi fondamentali destinati alla salvaguardia delle posizioni dei più deboli ), ma soprattutto come esperienza altra, come altro (da sé) è il proprio aggressore o la propria vittima, come altra ed irripetibile è ogni esperienza umana. Ciò che più conta è che quelle stesse persone, uscite - attraverso la mediazione - dai ruoli di autore e vittima, si sono dette soddisfatte: la mediazione non ha infatti lo scopo di accertare la verità dei fatti (che neppure il giudice possiede!), ma di condurre le parti a (ri)costruire un accordo soddisfacente in relazione a quanto è accaduto, in termini non solo fattuali, ma soprattutto relazionali ed emotivi
2012
Riparazione e cura nella mediazione penale minorile / Scivoletto, Chiara. - In: MINORI GIUSTIZIA. - ISSN 1121-2845. - 1:-(2012), pp. 377-385.
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