MA L'UTILE NON DISTRIBUITO PUO ESSERE ASSIMILATO A UN FINANZIAMENTO SOCI FRUTTIFERO?

La Cassazione pare caduta in un errore di prospettiva: la norma prevede che, affinché possa avere efficacia la presunzione di fruttuosità, è necessario che il finanziamento sia collocato dagli amministratori, e ratificato dall'assemblea, tra i debiti e non tra le poste di capitale. Quindi, affinché operi la presunzione di fruttuosità è necessario che esista concretamente la volontà dei soci finanziatori di ritenere il finanziamento effettuato a titolo di mutuo e quindi iscritto tra i debiti. Quando ciò non si verifica, il finanziamento è per sua natura infruttifero. La conseguenza è che, anche volendo accettare la soluzione adottata dalla Cassazione che ritiene finanziamento il dividendo non ancora pagato, è evidente che, essendo il dividendo un utile, quindi una quota parte del netto patrimoniale, non potrebbe comunque rispondere ai requisiti previsti dalla norma ai fini della presunzione di fruttuosità del finanziamento.