Il saggio qui segnalato, partendo dal drammatico e controverso caso di Eluana Englaro, affronta il tema delle decisioni di fine vita, nella prospettiva dei principi costituzionali. Il riconoscimento della rilevanza costituzionale del principio del consenso informato, come sintesi dei valori di dignità, libertà personale, autodeterminazione, lascia comunque irrisolte alcune situazioni conflittuali nelle quali il soggetto non ha espresso nessuna volontà nel senso della continuazione o della interruzione delle cure, o ha espresso una volontà anticipata, ovvero la decisione ‘astensiva’ o interruttiva ha un’immediata ricaduta in termini di accelerazione dell’evento mortale. Per l’Autore resta valida, nonostante alcuni casi-limite, la distinzione tra scegliere di non curarsi, anche fino a determinare conseguenze estreme, e chiedere di essere uccisi o aiutati a morire. In sostanza, nella complessa fenomenologia del ‘right to die’, rifiuto di cure, suicidio assistito, eutanasia, rimangono situazioni differenti, e queste differenze non possono essere cancellate dalla presenza della volontà del paziente.
Al limite della vita: decidere sulle cure / D'Aloia, Antonio. - In: QUADERNI COSTITUZIONALI. - ISSN 0392-6664. - 2:(2010), pp. 237-268.
Al limite della vita: decidere sulle cure
D'ALOIA, Antonio
2010-01-01
Abstract
Il saggio qui segnalato, partendo dal drammatico e controverso caso di Eluana Englaro, affronta il tema delle decisioni di fine vita, nella prospettiva dei principi costituzionali. Il riconoscimento della rilevanza costituzionale del principio del consenso informato, come sintesi dei valori di dignità, libertà personale, autodeterminazione, lascia comunque irrisolte alcune situazioni conflittuali nelle quali il soggetto non ha espresso nessuna volontà nel senso della continuazione o della interruzione delle cure, o ha espresso una volontà anticipata, ovvero la decisione ‘astensiva’ o interruttiva ha un’immediata ricaduta in termini di accelerazione dell’evento mortale. Per l’Autore resta valida, nonostante alcuni casi-limite, la distinzione tra scegliere di non curarsi, anche fino a determinare conseguenze estreme, e chiedere di essere uccisi o aiutati a morire. In sostanza, nella complessa fenomenologia del ‘right to die’, rifiuto di cure, suicidio assistito, eutanasia, rimangono situazioni differenti, e queste differenze non possono essere cancellate dalla presenza della volontà del paziente.File | Dimensione | Formato | |
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