Introduzione Si presenta uno studio sul corpus di oltre mille dipinti realizzati dal marito-caregiver di una donna di Reggio Emilia affetta da morbo di Alzheimer. Le opere sono state studiate diacronicamente nei loro aspetti formali e tematici con l’obiettivo di cogliere l’eventuale graduale acquisizione della capacità di elaborazione del dolore da parte dell’autore. Metodo Lo studio è stato centrato su un’osservazione formale e contenutistica delle opere. I concetti teorici psicodinamici di riferimento sono principalmente quelli di mentalizzazione, riconoscimento, simbolizzazione, riparazione, sublimazione. Ci si è rifatti ad autori quali Bion, Freud, Klein, Bick, Fonagy, Faimberg, Bollas, Steiner, Anzieu, Winnicott, Loewald, e in ambito italiano Gaburri e Ambrosiano, Petrella, Amadei, Garofalo, Di Benedetto. Risultati Il caregiver in relazione “simbiotica” con il malato di Alzheimer condivide il vuoto di pensiero della persona accudita, accoglie tale vuoto e rischia di restarne intriso. La dimensione intersoggettiva e relazionale in cui nasce il pensiero viene alterata, poiché mancano la specularità e la reciprocità.
La creatività e i suoi effetti riparativi nel caregiver della persona malata di Alzheimer / Barbieri, Gian Luca. - STAMPA. - 1:(2011), pp. 293-298. (Intervento presentato al convegno AIP, XIII Congresso nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e dinamica tenutosi a Catania nel 16-18 settembre 2011).
La creatività e i suoi effetti riparativi nel caregiver della persona malata di Alzheimer.
BARBIERI, Gian Luca
2011-01-01
Abstract
Introduzione Si presenta uno studio sul corpus di oltre mille dipinti realizzati dal marito-caregiver di una donna di Reggio Emilia affetta da morbo di Alzheimer. Le opere sono state studiate diacronicamente nei loro aspetti formali e tematici con l’obiettivo di cogliere l’eventuale graduale acquisizione della capacità di elaborazione del dolore da parte dell’autore. Metodo Lo studio è stato centrato su un’osservazione formale e contenutistica delle opere. I concetti teorici psicodinamici di riferimento sono principalmente quelli di mentalizzazione, riconoscimento, simbolizzazione, riparazione, sublimazione. Ci si è rifatti ad autori quali Bion, Freud, Klein, Bick, Fonagy, Faimberg, Bollas, Steiner, Anzieu, Winnicott, Loewald, e in ambito italiano Gaburri e Ambrosiano, Petrella, Amadei, Garofalo, Di Benedetto. Risultati Il caregiver in relazione “simbiotica” con il malato di Alzheimer condivide il vuoto di pensiero della persona accudita, accoglie tale vuoto e rischia di restarne intriso. La dimensione intersoggettiva e relazionale in cui nasce il pensiero viene alterata, poiché mancano la specularità e la reciprocità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.