In questo contributo si assume la seconda esposizione industriale nazionale italiana che ha avuto luogo a Milano nel 1881 come caso di studio per comprendere il ruolo del progetto architettonico e di allestimento in una significativa fase di passaggio della cultura italiana. Le architetture dei palazzi dell’industria sono già state oggetto di studio come luoghi della modernità, di sperimentazione di nuove tecnologie e di formulazione del nuovo linguaggio dell’Italia unita. In questa sede si è cercato di comprendere, attraverso il racconto della stampa e delle fonti ufficiali, ma anche dei documenti d’archivio, le modalità di progettazione dell’evento, il ruolo dei vari attori e il significato assunto dalla costruzione degli spazi e dalle tecniche della messa in mostra. In questo modo si sono precisati tempi e modalità della definizione dell’impianto degli edifici della mostra industriale, il rapporto tra il piano di classificazione della mostra e l’organizzazione degli spazi, il dialogo tra le scelte linguistiche dell’architetto Ceruti e la cultura dei suoi interlocutori all’interno del Comitato esecutivo, focalizzando l’attenzione su due spazi importanti del percorso espositivo: la Sala Pompeiana e la Rotonda della Ceramica.
L'esposizione nazionale di Milano 1881. Gli strumenti della rappresentazione: architettura ordinamento allestimento / Zanella, Francesca. - In: ARTE LOMBARDA. - ISSN 0004-3443. - 160/3:(2010), pp. 73-93.
L'esposizione nazionale di Milano 1881. Gli strumenti della rappresentazione: architettura ordinamento allestimento.
ZANELLA, Francesca
2010-01-01
Abstract
In questo contributo si assume la seconda esposizione industriale nazionale italiana che ha avuto luogo a Milano nel 1881 come caso di studio per comprendere il ruolo del progetto architettonico e di allestimento in una significativa fase di passaggio della cultura italiana. Le architetture dei palazzi dell’industria sono già state oggetto di studio come luoghi della modernità, di sperimentazione di nuove tecnologie e di formulazione del nuovo linguaggio dell’Italia unita. In questa sede si è cercato di comprendere, attraverso il racconto della stampa e delle fonti ufficiali, ma anche dei documenti d’archivio, le modalità di progettazione dell’evento, il ruolo dei vari attori e il significato assunto dalla costruzione degli spazi e dalle tecniche della messa in mostra. In questo modo si sono precisati tempi e modalità della definizione dell’impianto degli edifici della mostra industriale, il rapporto tra il piano di classificazione della mostra e l’organizzazione degli spazi, il dialogo tra le scelte linguistiche dell’architetto Ceruti e la cultura dei suoi interlocutori all’interno del Comitato esecutivo, focalizzando l’attenzione su due spazi importanti del percorso espositivo: la Sala Pompeiana e la Rotonda della Ceramica.File | Dimensione | Formato | |
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