Nonostante nel corso dei secoli il significato simbolico di molte architetture (comprese quelle sacre) sia andato progressivamente affievolendosi, quasi fino a scomparire per far posto ad altri significati di carattere più profano (dall’ostentazione del potere della chiesa alla ricerca di strutture sempre più complesse volte ad enfatizzare le capacità tecnologiche raggiunte in un determinato periodo), secondo l’architettura religiosa, i monumenti veramente “sacri” dovevano essere costruiti, simbolicamente, seguendo tre livelli verticali rappresentati dal sottosuolo (la cripta), dalla superficie del tempio (il quadrato) e dalla volta (il circolare). In questa tripartizione il primo livello rappresenta gli abissi sotto la terra, dove agiscono le acque abissali primordiali; il secondo livello è invece quello della terra, il luogo dove si svolge l’esistenza dell’uomo; il terzo livello, per finire, è il cielo, il regno degli dei. Nel caso del Panthéon di Parigi, realizzato su progetto di Jacques-Germain Soufflot fra il 1758 e il 1789, tale cielo viene a sua volta suddiviso in tre parti distinte. Infatti, nel mausoleo parigino (nato come chiesa dedicata a Sainte Geneviève, patrona della città), al fine di coprire l’intersezione fra transetto e navata centrale della croce greca, vengono realizzate tre volte sovrapposte. Tale soluzione, ispirata dalla cattedrale di Saint Paul a Londra, ha motivazioni costruttive e funzionali estremamente semplici: la cupola più alta non ha funzione strutturale, ma impressiona la vista dall’esterno, la cupola più bassa ha la funzione di decoro dell’interno, quella intermedia, di fatto una falsa cupola costruita con la forma di una catenaria rovesciata, ha essenzialmente funzione strutturale. Questa tripartizione, d’altro canto, assume un significato fortemente simbolico se analizzata in funzione del De Caelesti hyerarchia, scritto da Dionigi l’Areopagita all’inizio del VI secolo. Nel suo lavoro Dionigi suddivideva le schiere angeliche in tre differenti Gerarchie, Sfere o Triadi, a loro volta suddivise in tre Ordini o Cori. Le tre Gerarchie (equiparabili alle tre volte) sono collegate in un sistema ascendente e discendente. La prima, più alta, ha funzione di purificazione e comprende Serafini, Cherubini e Troni; è quella più vicina a Dio, così come la volta superiore è quella rivolta verso il cielo. La seconda ha funzione di illuminazione, così come la volta del Panthéon presenta quattro ampie aperture volte ad illuminare l’interno, e comprende Dominazioni, Virtù e Podestà. La terza Gerarchia, infine, ha funzione di contemplazione e comprende Principati, Arcangeli e Angeli; è quella che funge da tramite fra l’uomo e Dio. In questo senso le tre volte del Panthèon parigino possono configurarsi come la riproposizione architettonica di questo grandioso modello di universo cristiano ordinato gerarchicamente. Fra questo spazio celeste (le volte) e la realtà terrena (la chiesa), nel caso del monumento francese, esiste inoltre un altro legame rappresentato dal Pendolo di Foucault, che collega, attraverso un filo invisibile, cielo e terra.

Le tre cupole sovrapposte del Panthéon di Parigi. Un modello dell'universo cristiano / Giandebiaggi, Paolo; Zerbi, Andrea. - tomo II:(2010), pp. 546-551. (Intervento presentato al convegno Convegno Internazionale A.E.D. Disegnare il tempo e l'armonia. Il disegno di architettura osservatorio dell'universo. tenutosi a Firenze nel 17-19 settembre 2009).

Le tre cupole sovrapposte del Panthéon di Parigi. Un modello dell'universo cristiano

GIANDEBIAGGI, Paolo;ZERBI, Andrea
2010-01-01

Abstract

Nonostante nel corso dei secoli il significato simbolico di molte architetture (comprese quelle sacre) sia andato progressivamente affievolendosi, quasi fino a scomparire per far posto ad altri significati di carattere più profano (dall’ostentazione del potere della chiesa alla ricerca di strutture sempre più complesse volte ad enfatizzare le capacità tecnologiche raggiunte in un determinato periodo), secondo l’architettura religiosa, i monumenti veramente “sacri” dovevano essere costruiti, simbolicamente, seguendo tre livelli verticali rappresentati dal sottosuolo (la cripta), dalla superficie del tempio (il quadrato) e dalla volta (il circolare). In questa tripartizione il primo livello rappresenta gli abissi sotto la terra, dove agiscono le acque abissali primordiali; il secondo livello è invece quello della terra, il luogo dove si svolge l’esistenza dell’uomo; il terzo livello, per finire, è il cielo, il regno degli dei. Nel caso del Panthéon di Parigi, realizzato su progetto di Jacques-Germain Soufflot fra il 1758 e il 1789, tale cielo viene a sua volta suddiviso in tre parti distinte. Infatti, nel mausoleo parigino (nato come chiesa dedicata a Sainte Geneviève, patrona della città), al fine di coprire l’intersezione fra transetto e navata centrale della croce greca, vengono realizzate tre volte sovrapposte. Tale soluzione, ispirata dalla cattedrale di Saint Paul a Londra, ha motivazioni costruttive e funzionali estremamente semplici: la cupola più alta non ha funzione strutturale, ma impressiona la vista dall’esterno, la cupola più bassa ha la funzione di decoro dell’interno, quella intermedia, di fatto una falsa cupola costruita con la forma di una catenaria rovesciata, ha essenzialmente funzione strutturale. Questa tripartizione, d’altro canto, assume un significato fortemente simbolico se analizzata in funzione del De Caelesti hyerarchia, scritto da Dionigi l’Areopagita all’inizio del VI secolo. Nel suo lavoro Dionigi suddivideva le schiere angeliche in tre differenti Gerarchie, Sfere o Triadi, a loro volta suddivise in tre Ordini o Cori. Le tre Gerarchie (equiparabili alle tre volte) sono collegate in un sistema ascendente e discendente. La prima, più alta, ha funzione di purificazione e comprende Serafini, Cherubini e Troni; è quella più vicina a Dio, così come la volta superiore è quella rivolta verso il cielo. La seconda ha funzione di illuminazione, così come la volta del Panthéon presenta quattro ampie aperture volte ad illuminare l’interno, e comprende Dominazioni, Virtù e Podestà. La terza Gerarchia, infine, ha funzione di contemplazione e comprende Principati, Arcangeli e Angeli; è quella che funge da tramite fra l’uomo e Dio. In questo senso le tre volte del Panthèon parigino possono configurarsi come la riproposizione architettonica di questo grandioso modello di universo cristiano ordinato gerarchicamente. Fra questo spazio celeste (le volte) e la realtà terrena (la chiesa), nel caso del monumento francese, esiste inoltre un altro legame rappresentato dal Pendolo di Foucault, che collega, attraverso un filo invisibile, cielo e terra.
2010
9788860555724
Le tre cupole sovrapposte del Panthéon di Parigi. Un modello dell'universo cristiano / Giandebiaggi, Paolo; Zerbi, Andrea. - tomo II:(2010), pp. 546-551. (Intervento presentato al convegno Convegno Internazionale A.E.D. Disegnare il tempo e l'armonia. Il disegno di architettura osservatorio dell'universo. tenutosi a Firenze nel 17-19 settembre 2009).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2341553
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