Il lavoro si inserisce nell’ambito dei risultati emersi dalla ricerca “Comunicazione e responsabilità sociale nei gruppi aziendali”, che si colloca nel più ampio contesto del progetto PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) 2005 dal titolo “Comunica-zionedel valore e tutela degli interessi istituzionali nei gruppi aziendali”. Il progetto nazionale si è posto l’obiettivo di indagare le caratteristiche della comunicazione aziendale – sia verso l’esterno che verso l’interno – e la tutela degli interessi istituzionali che gravitano sulle imprese strutturate a gruppo. In tale ambito, l’Unità di ricerca di Trento, assieme ad alcuni ricercatori dell’Università degli Studi di Parma (tra i quali l’autore del presente saggio), ha approfondito il tema della comunicazione e della responsabilità sociale nei gruppi aziendali attraverso l’analisi delle diverse specie di rendicontazione sociale e socio-ambientale adottate nel contesto italiano. Il dibattito che negli ultimi venti anni ha caratterizzato la dottrina economico-aziendale italiana ed estera in tema di rendicontazione sociale e ambientale, e le prati-che aziendali che si sono succedute, hanno spesso trascurato le implicazioni derivanti da una struttura aziendale di gruppo. Le aziende si sono probabilmente mosse con anticipo nella direzione tesa a fornire una comunicazione sociale unitaria a livello di gruppo, o addirittura integrata con il bilancio consolidato; l’assenza, però, di standard condivisi ha in parte allargato le maglie di quella rete che dovrebbe tendere a garantire attendibilità dei dati e comparabilità degli stessi nel tempo e nello spazio. Nel contesto appena delineato, il saggio si propone di esaminare le principali criticità riguardanti la redazione del rendiconto socio-ambientale nei gruppi aziendali, rivolgendo l’attenzione alle logiche di definizione del perimetro di riferimento del do-cumento. Anche attraverso un’indagine empirica, sono offerte alcune considerazioni attinenti alla necessità di una migliore e più completa trattazione dell’argomento in questione da parte degli organismi nazionali e internazionali che si propongono di elaborare apposite linee-guida in materia di rendicontazione socio-ambientale. L’intento specifico è innalzare ulteriormente i livelli di attendibilità, chiarezza e completezza dei documenti predisposti dalle aziende per la tutela degli interessi istituzionali dei loro differenti stakeholder.
L'area di riferimento del bilancio socio-ambientale nei gruppi aziendali: spunti critici di riflessione emergenti da un'indagine empirica / Andrei, Paolo; Pesci, Caterina. - In: FINANCIAL REPORTING. - ISSN 2036-671X. - 2:(2009), pp. 45-70.
L'area di riferimento del bilancio socio-ambientale nei gruppi aziendali: spunti critici di riflessione emergenti da un'indagine empirica
ANDREI, Paolo;PESCI, Caterina
2009-01-01
Abstract
Il lavoro si inserisce nell’ambito dei risultati emersi dalla ricerca “Comunicazione e responsabilità sociale nei gruppi aziendali”, che si colloca nel più ampio contesto del progetto PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) 2005 dal titolo “Comunica-zionedel valore e tutela degli interessi istituzionali nei gruppi aziendali”. Il progetto nazionale si è posto l’obiettivo di indagare le caratteristiche della comunicazione aziendale – sia verso l’esterno che verso l’interno – e la tutela degli interessi istituzionali che gravitano sulle imprese strutturate a gruppo. In tale ambito, l’Unità di ricerca di Trento, assieme ad alcuni ricercatori dell’Università degli Studi di Parma (tra i quali l’autore del presente saggio), ha approfondito il tema della comunicazione e della responsabilità sociale nei gruppi aziendali attraverso l’analisi delle diverse specie di rendicontazione sociale e socio-ambientale adottate nel contesto italiano. Il dibattito che negli ultimi venti anni ha caratterizzato la dottrina economico-aziendale italiana ed estera in tema di rendicontazione sociale e ambientale, e le prati-che aziendali che si sono succedute, hanno spesso trascurato le implicazioni derivanti da una struttura aziendale di gruppo. Le aziende si sono probabilmente mosse con anticipo nella direzione tesa a fornire una comunicazione sociale unitaria a livello di gruppo, o addirittura integrata con il bilancio consolidato; l’assenza, però, di standard condivisi ha in parte allargato le maglie di quella rete che dovrebbe tendere a garantire attendibilità dei dati e comparabilità degli stessi nel tempo e nello spazio. Nel contesto appena delineato, il saggio si propone di esaminare le principali criticità riguardanti la redazione del rendiconto socio-ambientale nei gruppi aziendali, rivolgendo l’attenzione alle logiche di definizione del perimetro di riferimento del do-cumento. Anche attraverso un’indagine empirica, sono offerte alcune considerazioni attinenti alla necessità di una migliore e più completa trattazione dell’argomento in questione da parte degli organismi nazionali e internazionali che si propongono di elaborare apposite linee-guida in materia di rendicontazione socio-ambientale. L’intento specifico è innalzare ulteriormente i livelli di attendibilità, chiarezza e completezza dei documenti predisposti dalle aziende per la tutela degli interessi istituzionali dei loro differenti stakeholder.File | Dimensione | Formato | |
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