Il saggio si interroga sul significato della deroga contenuta nel secondo comma dell'art. 3 della l. n. 241/1990 in relazione all'obbligo di motivazione degli atti amministrativi generali. Tale dispensa è ricondotta, dall'A., all'impossibilità di ricondurre questi atti alla logica di una stretta correlazione fra l'esercizio della potestà amministrativa ed il pregiudizio ad esso arrecato alle situazioni soggettive. Questa, pertanto, non impone ma neppure vieta che la motivazione possa essere imposta, per gli atti amministrativi generali, dalle discipline di settore o regionali. Il suo fondamento formale sarebbe ravvisato, in tal caso, nei principi costituzionali di imparzialità e buon andamento e nell'obbligo generale contemplato a livello europeo. Nei settori analizzati, in particolare, l'obbligo sussisterebbe per tutti gli atti conclusivi di procedimenti che comportino la ponderazione fra una pluralità di interessi differenziati ed assicurerebbe che la loro acquisizione sia orientata a principi di equità e ragionevolezza.
L'obbligo di motivazione degli atti amministrativi generali / Cocconi, Monica. - In: RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO. - ISSN 0557-1464. - 3:(2009), pp. 707-740.
L'obbligo di motivazione degli atti amministrativi generali
COCCONI, Monica
2009-01-01
Abstract
Il saggio si interroga sul significato della deroga contenuta nel secondo comma dell'art. 3 della l. n. 241/1990 in relazione all'obbligo di motivazione degli atti amministrativi generali. Tale dispensa è ricondotta, dall'A., all'impossibilità di ricondurre questi atti alla logica di una stretta correlazione fra l'esercizio della potestà amministrativa ed il pregiudizio ad esso arrecato alle situazioni soggettive. Questa, pertanto, non impone ma neppure vieta che la motivazione possa essere imposta, per gli atti amministrativi generali, dalle discipline di settore o regionali. Il suo fondamento formale sarebbe ravvisato, in tal caso, nei principi costituzionali di imparzialità e buon andamento e nell'obbligo generale contemplato a livello europeo. Nei settori analizzati, in particolare, l'obbligo sussisterebbe per tutti gli atti conclusivi di procedimenti che comportino la ponderazione fra una pluralità di interessi differenziati ed assicurerebbe che la loro acquisizione sia orientata a principi di equità e ragionevolezza.File | Dimensione | Formato | |
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