RILIEVO DIRETTO E VERIFICA DELL'ICONOGRAFIA STORICA

La forma, le dimensioni, lo stato manutentivo e l’ubicazione di un edificio possono condizionare le scelte o l’impiego dei metodi di rilievo. Nel caso di S. Maria del Quartiere la realizzazione degli eidotipi, che costituiscono la prima fase delle operazioni di rilievo e rappresentano la fase conoscitiva del manufatto, almeno dal punto di vista geometrico, è stata alquanto complessa proprio per la presenza di un apparato decorativo ricco ed articolato . Viste poi le dimensioni della chiesa, sia planimetriche sia altimetriche, decisamente importanti, si è ritenuto indispensabile “fissare” con uno strumento elettronico (la stazione totale) i punti generali dello spazio centrale dell’edificio religioso. Il rilievo diretto se abbinato ad operazioni di rilevamento topografico è infatti capace di garantire un grado di precisione sufficientemente attendibile. Quindi, per quanto riguarda la sezione orizzontale, il rilievo diretto è stato rivolto da un lato ad una verifica delle misure date dalla stazione totale e dall’altro alla misurazione di tutti quegli spazi minori, perimetrali la figura esagonale del manufatto e di tutti quegli elementi decorativi quali nicchie, cornicioni, pilastri, lesene ecc. Per la sezione verticale il rilievo diretto si è concentrato in maniera particolare alla misurazione dell’estradosso dell’apparato delle volte, sia quello principale di copertura dell’esagono sia quello relativo all’abside. Le operazioni di rilievo diretto, che hanno consentito la restituzione di una pianta (sezionata a quota 1.60) e di una sezione longitudinale, hanno evidenziato, in particolare, la perfetta simmetria nella quale l’edificio è stato progettato e in seguito realizzato, che caratterizzano sia la parte strutturale-geometrica sia l’intero apparato decorativo.