Abstract Il potenziale conflitto fra tutela della diversità culturale e tutela delle specie e degli animali Il problema della diversità culturale è quanto mai attuale come dimostra, tra l’altro, la recente adozione di specifici strumenti internazionali finalizzati alla sua tutela, come quelli elaborati nell’ambito dell’UNESCO, in particolare la Dichiarazione universale sulla diversità culturale del 2001, la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile del 2003 e la Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali del 2005. Alcuni Stati hanno colto l’occasione per invocare l’esistenza di diritti culturali a sostegno delle più svariate rivendicazioni; ad esempio, il Giappone vorrebbe così giustificare le sue esigenze di caccia alla balena in deroga alle restrizioni decise dalla Commissione Baleniera Internazionale. Analoghe sono le rivendicazioni di talune popolazioni indigene come la tribù dei Makah. Non di rado la tutela dei diritti culturali si scontra con le esigenze di salvaguardia dell’ambiente e, in particolare, di protezione delle specie e degli animali. Quando si tratta di salvaguardare una specie dal rischio di estinzione e, quindi, da un danno grave e, soprattutto, irreversibile, è evidente che i diritti culturali dovranno necessariamente essere sacrificati, almeno temporaneamente. Al contrario, quando i diritti culturali risultano in contrasto con i (presunti) diritti animali spesso sono questi ultimi a dover essere ridimensionati anche se, sempre più frequentemente, i diritti nazionali e il diritto internazionale prevedono norme per assicurare agli animali almeno un livello minimo di tutela. In questo campo le varie culture mostrano atteggiamenti e sensibilità diverse. Poiché, secondo lo stesso diritto internazionale, tutte le culture hanno pari dignità e, fatti salvi i diritti umani, sono degne di essere preservate, quelle che mostrano una più spiccata considerazione dei diritti degli animali non possono, per ciò solo, prevalere sulle altre. È però possibile una evoluzione naturale delle culture che le porti ad abbandonare quelle pratiche più lesive dei diritti degli animali e conduca a un maggiore rispetto per gli esseri senzienti.

Il potenziale conflitto fra tutela della diversità culturale e tutela delle specie e degli animali / Maffei, Maria Clara. - In: RIVISTA GIURIDICA DELL'AMBIENTE. - ISSN 0394-2287. - 1:(2008), pp. 193-242.

Il potenziale conflitto fra tutela della diversità culturale e tutela delle specie e degli animali

MAFFEI, Maria Clara
2008-01-01

Abstract

Abstract Il potenziale conflitto fra tutela della diversità culturale e tutela delle specie e degli animali Il problema della diversità culturale è quanto mai attuale come dimostra, tra l’altro, la recente adozione di specifici strumenti internazionali finalizzati alla sua tutela, come quelli elaborati nell’ambito dell’UNESCO, in particolare la Dichiarazione universale sulla diversità culturale del 2001, la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile del 2003 e la Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali del 2005. Alcuni Stati hanno colto l’occasione per invocare l’esistenza di diritti culturali a sostegno delle più svariate rivendicazioni; ad esempio, il Giappone vorrebbe così giustificare le sue esigenze di caccia alla balena in deroga alle restrizioni decise dalla Commissione Baleniera Internazionale. Analoghe sono le rivendicazioni di talune popolazioni indigene come la tribù dei Makah. Non di rado la tutela dei diritti culturali si scontra con le esigenze di salvaguardia dell’ambiente e, in particolare, di protezione delle specie e degli animali. Quando si tratta di salvaguardare una specie dal rischio di estinzione e, quindi, da un danno grave e, soprattutto, irreversibile, è evidente che i diritti culturali dovranno necessariamente essere sacrificati, almeno temporaneamente. Al contrario, quando i diritti culturali risultano in contrasto con i (presunti) diritti animali spesso sono questi ultimi a dover essere ridimensionati anche se, sempre più frequentemente, i diritti nazionali e il diritto internazionale prevedono norme per assicurare agli animali almeno un livello minimo di tutela. In questo campo le varie culture mostrano atteggiamenti e sensibilità diverse. Poiché, secondo lo stesso diritto internazionale, tutte le culture hanno pari dignità e, fatti salvi i diritti umani, sono degne di essere preservate, quelle che mostrano una più spiccata considerazione dei diritti degli animali non possono, per ciò solo, prevalere sulle altre. È però possibile una evoluzione naturale delle culture che le porti ad abbandonare quelle pratiche più lesive dei diritti degli animali e conduca a un maggiore rispetto per gli esseri senzienti.
2008
Il potenziale conflitto fra tutela della diversità culturale e tutela delle specie e degli animali / Maffei, Maria Clara. - In: RIVISTA GIURIDICA DELL'AMBIENTE. - ISSN 0394-2287. - 1:(2008), pp. 193-242.
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