Si tratta del saggio introduttivo del catalogo della mostra tenutasi a Reggio Emilia a partire dal 31 agosto 2008 fino all’11 gennaio 2009 di cui l’autore è anche il curatore. La mostra “Matilde e il tesoro dei Canossa” colma una lacuna della storiografia che ha dedicato in passato ampio spazio alla cultura artistica del Medioevo nel periodo in cui si cercava di ridisegnare i destini dell’Europa attraverso lo scontro tra papato e impero e in cui un ruolo importante è stato giocato da Matilde di Canossa tradizionalmente intesa come sostenitrice del papato romano guidato da Gregorio VII. Le ricerche storiche e le importanti mostre d’arte medievale del passato hanno analizzato con ampiezza i territori sui quali si estendeva la dominazione dei signori di Canossa, ma hanno sempre trascurato di approfondire il ruolo rivestito dal più ristretto ambito spaziale sul quale si sono svolte le fasi più delicate e risolutive dello scontro. Durante l’accesa contesa, che ha visto Matilde schierata con il papato contro l’impero, infatti, il centro in cui questa idea ha trovato il suo punto di forza era l’Appennino (le “Alpes”) reggiano, dove è collocata la rocca di Canossa. Il saggio ha dunque inteso focalizzare l’attenzione sul “tesoro” costituito da terre e da fortezze, da uomini fedeli, da chiese commissionate dai Canossa, ma l’indagine a cui il territorio è stato sottoposto non ha tenuto conto soltanto dei suoi svolgimenti culturali interni, ma li ha analizzati alla luce dei suoi rapporti con il più vasto tessuto culturale europeo e si pone all’interno di una più ampia analisi storica che investe il ruolo della visione politica canossana.
L'altercatio tra Mantova e Canossa: immagini "diverse" al servizio della riforma / Calzona, Arturo. - (2008), pp. 20-49.
L'altercatio tra Mantova e Canossa: immagini "diverse" al servizio della riforma
CALZONA, Arturo
2008-01-01
Abstract
Si tratta del saggio introduttivo del catalogo della mostra tenutasi a Reggio Emilia a partire dal 31 agosto 2008 fino all’11 gennaio 2009 di cui l’autore è anche il curatore. La mostra “Matilde e il tesoro dei Canossa” colma una lacuna della storiografia che ha dedicato in passato ampio spazio alla cultura artistica del Medioevo nel periodo in cui si cercava di ridisegnare i destini dell’Europa attraverso lo scontro tra papato e impero e in cui un ruolo importante è stato giocato da Matilde di Canossa tradizionalmente intesa come sostenitrice del papato romano guidato da Gregorio VII. Le ricerche storiche e le importanti mostre d’arte medievale del passato hanno analizzato con ampiezza i territori sui quali si estendeva la dominazione dei signori di Canossa, ma hanno sempre trascurato di approfondire il ruolo rivestito dal più ristretto ambito spaziale sul quale si sono svolte le fasi più delicate e risolutive dello scontro. Durante l’accesa contesa, che ha visto Matilde schierata con il papato contro l’impero, infatti, il centro in cui questa idea ha trovato il suo punto di forza era l’Appennino (le “Alpes”) reggiano, dove è collocata la rocca di Canossa. Il saggio ha dunque inteso focalizzare l’attenzione sul “tesoro” costituito da terre e da fortezze, da uomini fedeli, da chiese commissionate dai Canossa, ma l’indagine a cui il territorio è stato sottoposto non ha tenuto conto soltanto dei suoi svolgimenti culturali interni, ma li ha analizzati alla luce dei suoi rapporti con il più vasto tessuto culturale europeo e si pone all’interno di una più ampia analisi storica che investe il ruolo della visione politica canossana.File | Dimensione | Formato | |
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