Lucia Scaffardi, Principio di precauzione e ingegneria genetica nella catena alimentare, in Un diritto per il futuro. Teorie e modelli dello sviluppo sostenibile e della responsabilità intergenerazionale, R. Bifulco A. D’Aloia (a cura di), Jovene, Napoli, 2008 Il tema della sicurezza alimentare è al centro del dibattito tra gli studiosi dello sviluppo sostenibile e i fautori degli organismi geneticamente modificati. L’autrice affronta i possibili “incroci” giuridici tra le varie posizioni, partendo dall’antitetica esperienza statunitense rispetto a quella comunitaria. Il principio di precauzione nella disciplina comunitaria degli alimenti diviene dunque momento fondante dell’analisi che si rivolge poi ad una attenta valutazione dell’ingegneria genetica applicata alla catena alimentare nel quadro normativo e giurisprudenziale italiano. L’articolo si conclude sottolineando come nel tempo in cui viviamo la nostra libertà non può che essere «condizionata», od ancor meglio «amministrata», proprio perché il quadro di riferimento(giuridico-scentifico) è ancora troppo spesso incerto ed indeterminato e in questo senso il principio di precauzione sembra dunque segnare un metodo appropriato.
Principio di precauzione e ingegneria genetica nella catena alimentare / Scaffardi, Lucia. - (2008), pp. 660-686.
Principio di precauzione e ingegneria genetica nella catena alimentare
SCAFFARDI, Lucia
2008-01-01
Abstract
Lucia Scaffardi, Principio di precauzione e ingegneria genetica nella catena alimentare, in Un diritto per il futuro. Teorie e modelli dello sviluppo sostenibile e della responsabilità intergenerazionale, R. Bifulco A. D’Aloia (a cura di), Jovene, Napoli, 2008 Il tema della sicurezza alimentare è al centro del dibattito tra gli studiosi dello sviluppo sostenibile e i fautori degli organismi geneticamente modificati. L’autrice affronta i possibili “incroci” giuridici tra le varie posizioni, partendo dall’antitetica esperienza statunitense rispetto a quella comunitaria. Il principio di precauzione nella disciplina comunitaria degli alimenti diviene dunque momento fondante dell’analisi che si rivolge poi ad una attenta valutazione dell’ingegneria genetica applicata alla catena alimentare nel quadro normativo e giurisprudenziale italiano. L’articolo si conclude sottolineando come nel tempo in cui viviamo la nostra libertà non può che essere «condizionata», od ancor meglio «amministrata», proprio perché il quadro di riferimento(giuridico-scentifico) è ancora troppo spesso incerto ed indeterminato e in questo senso il principio di precauzione sembra dunque segnare un metodo appropriato.File | Dimensione | Formato | |
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