Aspetti medico-legali dell'abuso sessuale sul minore

La rivelazione, la diagnosi ed il trattamento dell'abuso sessuale sui bambini costituiscono problemi complessi in cui si intrecciano aspetti medici, psicologici, sociali e giuridici; ciò rende indispensabile da un lato il coinvolgimento di più figure professionali, dall'altro la elaborazione di un linguaggio e di una modalità di intervento comuni e condivisibili tra i diversi operatori. Per il medico, che si trova a ipotizzare un abuso sessuale su minore, le difficoltà maggiori risiedono nel fatto che non sempre i segni fisici dell'abuso sono presenti, a volte possono mancare del tutto o, come spesso accade, sono presenti segni aspecifici, variamente interpretabili. Con il presente lavoro si è cercato di analizzare, in termini generali, il problema della diagnosi medico-legale dell'abuso sessuale su minore, descrivendo i principali quadri lesivi alla luce delle tendenze scientifiche e bibliografiche degli ultimi anni. Ampio spazio è dedicato alla descrizione dei cosiddetti "segni aspecifici", che spesso suscitano dubbi interpretativi nell'esaminatore, ma che possono trovare spiegazione in situazioni che non implicano necessariamente un abuso sessuale. La casistica riportata nella parte conclusiva, sia pur numericamente limitata, dimostra come sul piano pratico-operativo, di fronte ad un sospetto di abuso sessuale su minore, i dubbi sui reperti osservati, sulla compatibilità di questi con una diagnosi certa, o molto probabile, di abuso siano assai numerosi e frequenti. Al fine di tutelare maggiormente il minore vittima di un abuso si auspica, oltre ad una univoca interpretazione dei reperti, la cooperazione tra le diverse figure professionali chiamate ad intervenire quali pediatra, ginecologo, neuropsichiatra, medico-legale e psicologo.