Compositore e organista celeberrimo, oltre che uomo di altissima cultura, Claudio Merulo è conosciuto soprattutto come organista e come padre del genere della Toccata. La parte più rilevante della carriera lo vide impegnato per ventisette anni a Venezia, in qualità di organista nella Basilica di San Marco. Lasciata la città nel 1584, si trasferì a Parma su invito del duca Ottavio Farnse per ricoprire la carica di musicista di corte e maestro di cappella nel Duomo, nonché di organista nella chiesa della Steccata. Il saggio indaga la riscoperta ottocentesca di Merulo in Italia inserita nella temperie che direttamente prelude alla nascita di studi consapevolmente musicologici. Lungo quel cammino si colloca un punto fermo – per molti versi singolare, soprattutto nel panorama dell’epoca – costituito dalla serie di articoli che formano le “Memorie della vita e delle opere di Claudio” Merulo pubblicate da Angelo Catelani sulla “Gazzetta musicale di Milano” nel 1860. Episodio rilevante e non isolato nel panorama italiano della seconda metà dell’Ottocento, il saggio tuttavia non corrisponde, a dispetto delle apparenze, all’inizio della vera e propria riscoperta di Claudio Merulo. Le motivazioni autentiche di Catelani emergono infatti con chiarezza nelle parti del suo scritto non strettamente legate alla figura di Merulo, vale a dire a quelle parti in cui con molta decisione il discorso viene riportato alla situazione italiana dell’epoca in cui Catelani vive. La musica religiosa contemporanea e quella organistica in particolare è, infatti, il suo vero obiettivo. Ma non solo la musica, bensì anche la professione e la figura, anche morale, dell’organista. Ed è certamente questo che Catelani ha in mente quando decide di tratteggiare la figura esemplare di un grande organista del passato (il più grande della sua epoca, a giudizio suo e di altri contemporanei); un organista tuttalpiù uguagliato, e forse non superato neppure da Frescobaldi.

Sulle tracce della riscoperta ottocentesca di Claudio Merulo / Capra, Marco. - STAMPA. - (2006), pp. 315-324. (Intervento presentato al convegno Le arti del virtuosissimo Claudio tenutosi a Parma nel 11-12 novembre 2004).

Sulle tracce della riscoperta ottocentesca di Claudio Merulo

CAPRA, Marco
2006-01-01

Abstract

Compositore e organista celeberrimo, oltre che uomo di altissima cultura, Claudio Merulo è conosciuto soprattutto come organista e come padre del genere della Toccata. La parte più rilevante della carriera lo vide impegnato per ventisette anni a Venezia, in qualità di organista nella Basilica di San Marco. Lasciata la città nel 1584, si trasferì a Parma su invito del duca Ottavio Farnse per ricoprire la carica di musicista di corte e maestro di cappella nel Duomo, nonché di organista nella chiesa della Steccata. Il saggio indaga la riscoperta ottocentesca di Merulo in Italia inserita nella temperie che direttamente prelude alla nascita di studi consapevolmente musicologici. Lungo quel cammino si colloca un punto fermo – per molti versi singolare, soprattutto nel panorama dell’epoca – costituito dalla serie di articoli che formano le “Memorie della vita e delle opere di Claudio” Merulo pubblicate da Angelo Catelani sulla “Gazzetta musicale di Milano” nel 1860. Episodio rilevante e non isolato nel panorama italiano della seconda metà dell’Ottocento, il saggio tuttavia non corrisponde, a dispetto delle apparenze, all’inizio della vera e propria riscoperta di Claudio Merulo. Le motivazioni autentiche di Catelani emergono infatti con chiarezza nelle parti del suo scritto non strettamente legate alla figura di Merulo, vale a dire a quelle parti in cui con molta decisione il discorso viene riportato alla situazione italiana dell’epoca in cui Catelani vive. La musica religiosa contemporanea e quella organistica in particolare è, infatti, il suo vero obiettivo. Ma non solo la musica, bensì anche la professione e la figura, anche morale, dell’organista. Ed è certamente questo che Catelani ha in mente quando decide di tratteggiare la figura esemplare di un grande organista del passato (il più grande della sua epoca, a giudizio suo e di altri contemporanei); un organista tuttalpiù uguagliato, e forse non superato neppure da Frescobaldi.
2006
9788831790468
Sulle tracce della riscoperta ottocentesca di Claudio Merulo / Capra, Marco. - STAMPA. - (2006), pp. 315-324. (Intervento presentato al convegno Le arti del virtuosissimo Claudio tenutosi a Parma nel 11-12 novembre 2004).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/1630083
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact