La chiesa di Sant’Antonio Abate a Parma, progettata da Ferdinando Galli Bibiena, è caratterizzato da una straordinaria invenzione progettuale rappresentata dalla costruzione di due volte sovrapposte, di cui la sottostante traforata per permettere la visione di quella superiore dalla quale si affacciano numerosi angeli affrescati in un cielo azzurro. Nonostante numerosi interventi di restauro cui è stata sottoposta la chiesa nel secolo scorso, l’edificio non era mai stato sottoposto ad alcuna operazione di rilievo sistematico e complessivo. Questo è stato quindi eseguito solamente nel 2003 nell’ambito dell’attività di ricerca interna al Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura dell’Università degli Studi di Parma. Il rilievo ha portato alla realizzazione di un modello digitale dell’intero edificio. La caratteristica del modello che più di altre è stata indagata in relazione al caso specifico è quella relativa agli aspetti cinematici del modello stesso. Un modello tridimensionale infatti, oltre a poter essere indagato e misurato staticamente in ogni sua singola parte, consente anche di essere studiato dinamicamente, “in movimento”, permettendo di valutare la percezione visiva dei diversi elementi di cui è composto. Questa particolare prerogativa è stata giudicata oltremodo significativa in un organismo architettonico peculiare come quello di Sant’Antonio Abate, specialmente in relazione all’analisi delle due volte sovrapposte. Punto chiave dell’intera architettura progettata da Ferdinando Galli Bibiena è infatti la percezione dinamica (determinata dallo spostamento dei fedeli all’interno del luogo di culto) degli angeli posti nel cielo blu della volta superiore, visti attraverso le finestre sagomate della volta in muratura. Al fine di valutare quale potesse essere la corretta posizione originaria degli angeli dipinti sulla volta superiore, staccati e impropriamente riattaccati, è quindi stato indagato l’utilizzo del modello tridimensionale analizzato nelle sue potenzialità di dinamismo. La sperimentazione cinematica proposta ha permesso di indagare le potenzialità degli aspetti virtuali applicati ai modelli digitali, nonché le possibilità di utilizzo di nuovi campi di applicazione per l’analisi e le indagini dell’edilizia monumentale storica e dell’architettura più in generale.

Analisi degli aspetti cinematici del modello tridimensionale / Zerbi, Andrea. - In: PRESENZA TECNICA IN EDILIZIA. - ISSN 2036-9042. - 207:(2005), pp. 73-77.

Analisi degli aspetti cinematici del modello tridimensionale

ZERBI, Andrea
2005-01-01

Abstract

La chiesa di Sant’Antonio Abate a Parma, progettata da Ferdinando Galli Bibiena, è caratterizzato da una straordinaria invenzione progettuale rappresentata dalla costruzione di due volte sovrapposte, di cui la sottostante traforata per permettere la visione di quella superiore dalla quale si affacciano numerosi angeli affrescati in un cielo azzurro. Nonostante numerosi interventi di restauro cui è stata sottoposta la chiesa nel secolo scorso, l’edificio non era mai stato sottoposto ad alcuna operazione di rilievo sistematico e complessivo. Questo è stato quindi eseguito solamente nel 2003 nell’ambito dell’attività di ricerca interna al Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura dell’Università degli Studi di Parma. Il rilievo ha portato alla realizzazione di un modello digitale dell’intero edificio. La caratteristica del modello che più di altre è stata indagata in relazione al caso specifico è quella relativa agli aspetti cinematici del modello stesso. Un modello tridimensionale infatti, oltre a poter essere indagato e misurato staticamente in ogni sua singola parte, consente anche di essere studiato dinamicamente, “in movimento”, permettendo di valutare la percezione visiva dei diversi elementi di cui è composto. Questa particolare prerogativa è stata giudicata oltremodo significativa in un organismo architettonico peculiare come quello di Sant’Antonio Abate, specialmente in relazione all’analisi delle due volte sovrapposte. Punto chiave dell’intera architettura progettata da Ferdinando Galli Bibiena è infatti la percezione dinamica (determinata dallo spostamento dei fedeli all’interno del luogo di culto) degli angeli posti nel cielo blu della volta superiore, visti attraverso le finestre sagomate della volta in muratura. Al fine di valutare quale potesse essere la corretta posizione originaria degli angeli dipinti sulla volta superiore, staccati e impropriamente riattaccati, è quindi stato indagato l’utilizzo del modello tridimensionale analizzato nelle sue potenzialità di dinamismo. La sperimentazione cinematica proposta ha permesso di indagare le potenzialità degli aspetti virtuali applicati ai modelli digitali, nonché le possibilità di utilizzo di nuovi campi di applicazione per l’analisi e le indagini dell’edilizia monumentale storica e dell’architettura più in generale.
2005
Analisi degli aspetti cinematici del modello tridimensionale / Zerbi, Andrea. - In: PRESENZA TECNICA IN EDILIZIA. - ISSN 2036-9042. - 207:(2005), pp. 73-77.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/1629842
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