Siamo di fronte al primo tentativo sistematico da parte di Agostino di dare una consistenza filosofica alla sua concezione unitaria dell’essere umano, contro la visione dimidiata, dualista e materializzante manichea. L’uomo, nella sua totalità di anima e corpo, di ragione e sensi è un tutt’uno ontologico, come dimostra la sua concezione della volontà, sempre una ed inscindibile in tutte la decisioni e la predominanza in lui dell’aspetto spirituale, visto nella sua compattezza ed unicità, a proposito delle concezioni dell’intelligibile e del sensibile.
Un trattato di antropologia filosofico - religiosa: il "De duabus animabus" di S. Agostino / DE CAPITANI, Franco. - 69:(2000), pp. 35-70. (Intervento presentato al convegno La polemica con i Manichei di Agostino di Ippona tenutosi a Pavia nel Aprile 1999).
Un trattato di antropologia filosofico - religiosa: il "De duabus animabus" di S. Agostino
DE CAPITANI, Franco
2000-01-01
Abstract
Siamo di fronte al primo tentativo sistematico da parte di Agostino di dare una consistenza filosofica alla sua concezione unitaria dell’essere umano, contro la visione dimidiata, dualista e materializzante manichea. L’uomo, nella sua totalità di anima e corpo, di ragione e sensi è un tutt’uno ontologico, come dimostra la sua concezione della volontà, sempre una ed inscindibile in tutte la decisioni e la predominanza in lui dell’aspetto spirituale, visto nella sua compattezza ed unicità, a proposito delle concezioni dell’intelligibile e del sensibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.