Insoddisfatto della lingua del Fermo e Lucia, nel tentativo di dare voce agli umili protagonisti del romanzo, di farli dialogare in modo spontaneo e verosimile e rendere scorrevoli anche gli imponenti excursus storiografici, Manzoni si diede allo studio di una costellazione di autori minori del ’500, ’600 e ’700 accumunati dalla provenienza fiorentina. Tra questi testi spiccano le Commedie di Giovan Battista Fagiuoli (1660-1742), di cui questo volume propone un’edizione commentata dei notabilia, nel tentativo di evidenziare l’importanza di questo autore per la definizione della lingua dei Promessi sposi del 1825-1827.
Alla ricerca di una lingua «viva e vera». I notabilia manzoniani alle Commedie di G.B. Fagiuoli / Ghirardi, Sabina. - (2024), pp. 1-339.
Alla ricerca di una lingua «viva e vera». I notabilia manzoniani alle Commedie di G.B. Fagiuoli
Ghirardi, Sabina
2024-01-01
Abstract
Insoddisfatto della lingua del Fermo e Lucia, nel tentativo di dare voce agli umili protagonisti del romanzo, di farli dialogare in modo spontaneo e verosimile e rendere scorrevoli anche gli imponenti excursus storiografici, Manzoni si diede allo studio di una costellazione di autori minori del ’500, ’600 e ’700 accumunati dalla provenienza fiorentina. Tra questi testi spiccano le Commedie di Giovan Battista Fagiuoli (1660-1742), di cui questo volume propone un’edizione commentata dei notabilia, nel tentativo di evidenziare l’importanza di questo autore per la definizione della lingua dei Promessi sposi del 1825-1827.File | Dimensione | Formato | |
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