(De)Constructing the Architect. Modern Architecture between Praise and Criticism in Postwar Non-fiction Cinema

As a powerful tool for education, popularization, and criticism, postwar non-fiction cinema has often intertwined with architecture and urban planning, directly involving architects and planners as experts, commissioners, or protagonists in what could be called “architectural documentary.” In a time of major changes for European cities, the architect became a key public figure. Based on a comparison between French and Italian examples of such architectural documentaries, this chapter aims at analyzing the cinematographic representation of the architectural and urban renovation and of the architects themselves. “Deconstructing” the architects’ images allows to articulate the layers and transitions of the public discourses around architecture, while highlighting the role that cinema played in shaping these perceptions, swinging between celebration and criticism.

Come potente strumento di educazione, divulgazione e critica, il cinema non-fiction del dopoguerra si è spesso intrecciato con l'architettura e l'urbanistica, coinvolgendo direttamente architetti e pianificatori come esperti, curatori o protagonisti in quello che potrebbe essere definito il “documentario architettonico”. In un periodo di grandi cambiamenti per le città europee, l'architetto divenne una figura pubblica fondamentale. Sulla base di un confronto tra esempi francesi e italiani di documentari sull'architettura, questo capitolo si propone di analizzare la rappresentazione cinematografica del rinnovamento architettonico-urbano e degli architetti stessi. La “decostruzione” delle immagini degli architetti permette di articolare le stratificazioni e le transizioni dei discorsi pubblici intorno all'architettura, evidenziando il ruolo che il cinema ha avuto nel plasmare queste percezioni, oscillando tra celebrazione e critica.