Questo numero tematico de La Torre di Babele ha lo scopo di esaminare, da una varietà di prospettive ermeneutiche, come le discipline umanistiche abbiano espresso “il pensiero ecologico”, secondo la definizione del critico Timothy Morton, ovvero il complesso rapporto tra umano e non umano – quel “patto naturale” di cui parla il filosofo Michel Serres e quella reciprocità tra umanità e Pianeta che evoca Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’. In particolare, la letteratura e la linguistica sono, oggi più che mai, chiamate a rispondere alle urgenze ecologiche del pianeta, a trovare forme e linguaggi in grado di suscitare una consapevolezza ecologica. Gli studi letterari, a dire il vero, hanno iniziato ad affrontare questioni quali la crisi climatica e la sostenibilità ambientale già da un paio di decenni almeno. Pioneristica è stata soprattutto l’ASLE (Association for the Study of Literature and the Environment), fondata nel 1992, insieme alla prima rivista di studi interdisciplinari sul tema: ISLE (Interdisciplinary Studies in Literature and Environment). Ciò che il presente numero della rivista intende stimolare è un dialogo ecocritico inter- e trans-disciplinare. Lo scopo primario è mettere diversi linguaggi e campi di studio umanistici in comunicazione, ognuno dei quali, da punti di vista molteplici, dimostra come si possano rappresentare, narrare, oltre che ripensare, le relazioni tra umano e non umano, tra le varie alterità viventi che si trovano a co-esistere. Riflettendo i campi di indagine della rivista, tale dialogo interdisciplinare riguarda in particolare le letterature e la linguistica; tuttavia, il numero in questione vuole accogliere anche contributi di altri ambiti umanistici (e.g. arte, filosofia, estetica, geografia, antropologia) proprio per creare quella rete di relazioni disciplinari che caratterizza l’ecocritica.
Discorsi e linguaggi ecologici: per un approccio inter e transdisciplinare / Angeletti, Gioia; Pessini, Alba. - In: LA TORRE DI BABELE. - ISSN 1724-3114. - STAMPA. - 19:(2024).
Discorsi e linguaggi ecologici: per un approccio inter e transdisciplinare
Gioia Angeletti;Alba Pessini
2024-01-01
Abstract
Questo numero tematico de La Torre di Babele ha lo scopo di esaminare, da una varietà di prospettive ermeneutiche, come le discipline umanistiche abbiano espresso “il pensiero ecologico”, secondo la definizione del critico Timothy Morton, ovvero il complesso rapporto tra umano e non umano – quel “patto naturale” di cui parla il filosofo Michel Serres e quella reciprocità tra umanità e Pianeta che evoca Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’. In particolare, la letteratura e la linguistica sono, oggi più che mai, chiamate a rispondere alle urgenze ecologiche del pianeta, a trovare forme e linguaggi in grado di suscitare una consapevolezza ecologica. Gli studi letterari, a dire il vero, hanno iniziato ad affrontare questioni quali la crisi climatica e la sostenibilità ambientale già da un paio di decenni almeno. Pioneristica è stata soprattutto l’ASLE (Association for the Study of Literature and the Environment), fondata nel 1992, insieme alla prima rivista di studi interdisciplinari sul tema: ISLE (Interdisciplinary Studies in Literature and Environment). Ciò che il presente numero della rivista intende stimolare è un dialogo ecocritico inter- e trans-disciplinare. Lo scopo primario è mettere diversi linguaggi e campi di studio umanistici in comunicazione, ognuno dei quali, da punti di vista molteplici, dimostra come si possano rappresentare, narrare, oltre che ripensare, le relazioni tra umano e non umano, tra le varie alterità viventi che si trovano a co-esistere. Riflettendo i campi di indagine della rivista, tale dialogo interdisciplinare riguarda in particolare le letterature e la linguistica; tuttavia, il numero in questione vuole accogliere anche contributi di altri ambiti umanistici (e.g. arte, filosofia, estetica, geografia, antropologia) proprio per creare quella rete di relazioni disciplinari che caratterizza l’ecocritica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.