Lo studio della stretta relazione tra le donne e il sapere medico a partire dal mondo antico, relazione tutt’altro che occasionale e saltuaria, è uno di quei casi che consente, nella sua restituzione sul piano sia storico che concettuale, di rompere lo schema ideologico, androcentrico-patriarcale, che per secoli, in diverse culture e contesti, ha narrato e rappresentato la figura femminile in termini di inferiorità rispetto al modello maschile dominante, riducendola e relegandola, di fatto, in molti casi, in una condizione di vera e propria “assenza" dallo spazio politico, e quindi dalla storia. Il saggio si propone, attraverso l'analisi storica e semantico-concettuale di alcuni casi di donne medico provenienti dal mondo greco, romano ed egizio, di contribuire decostruzione dello stereotipo di genere che per lunghi tratti della storia del pensiero politico e scientifico occidentale ha rappresentato le donne come esseri "per natura" "irrazionali", incapaci cioè di esercitare un pensiero razionale e quindi scientifico, e quindi "impolitici", incapaci di assumere un ruolo politico che necessita di un utilizzo compiuto del logos e della capacità deliberativa. La ricostruzione sul piano storico e semantico-concettuale della presenza di donne che esercitavano sul piano professionale la scienza medica decostruisce questi modelli stereotipizzati e discriminatori di rappresentazione del femminile.
Per la decostruzione di un’esclusione: alcune note su donne e sapere medico nel mondo antico / Pagnotta, Fausto. - STAMPA. - 18:(2024), pp. 119-152.
Per la decostruzione di un’esclusione: alcune note su donne e sapere medico nel mondo antico
Fausto Pagnotta
2024-01-01
Abstract
Lo studio della stretta relazione tra le donne e il sapere medico a partire dal mondo antico, relazione tutt’altro che occasionale e saltuaria, è uno di quei casi che consente, nella sua restituzione sul piano sia storico che concettuale, di rompere lo schema ideologico, androcentrico-patriarcale, che per secoli, in diverse culture e contesti, ha narrato e rappresentato la figura femminile in termini di inferiorità rispetto al modello maschile dominante, riducendola e relegandola, di fatto, in molti casi, in una condizione di vera e propria “assenza" dallo spazio politico, e quindi dalla storia. Il saggio si propone, attraverso l'analisi storica e semantico-concettuale di alcuni casi di donne medico provenienti dal mondo greco, romano ed egizio, di contribuire decostruzione dello stereotipo di genere che per lunghi tratti della storia del pensiero politico e scientifico occidentale ha rappresentato le donne come esseri "per natura" "irrazionali", incapaci cioè di esercitare un pensiero razionale e quindi scientifico, e quindi "impolitici", incapaci di assumere un ruolo politico che necessita di un utilizzo compiuto del logos e della capacità deliberativa. La ricostruzione sul piano storico e semantico-concettuale della presenza di donne che esercitavano sul piano professionale la scienza medica decostruisce questi modelli stereotipizzati e discriminatori di rappresentazione del femminile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.