“Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu nisi intellectus ipse”. Questa frase espressa in questi termini da Leibnitz è tratta dall'assioma peripatetico di Tommaso d'Aquino, a sua volta ispirato alla scuola Aristotelica. Questa mia citazione “dotta” ha il pregio di ben rappresentare la filosofia sulla quale si sono basati gli studi prima di Edmund Jacobson che, nei suoi quasi 100 anni di vita ha creato, elaborato, sviluppato e posto a verifica un metodo originale di rilassamento poi ripreso da un suo allievo, Frank Mc Guigan, che tra l’altro è stato presidente APA negli USA e della World Association of Stress Managenment, e che ho avuto l’onore di avere come maestro, per quanto occasionalmente e per brevi periodi tempo, durante le mie visite all’allora US International University di San Diego. La frase che mi ha da sempre ricordato il suesposto assioma dell’Aquineo, è stata quella più volte ripetuta dal Prof. Mc Guigan: “È necessario andare dal corpo e dai muscoli al cervello e dal cervello ai muscoli, la cosa più importante è aiutare le persone a usare bene la propriocezione”, ovvero i propri sensi verso la mente e esattamente l’opposto, la mente verso i sensi. Una delle basi delle varie versioni del rilassamento progressivo alla Jacobson, una delle metodiche universalmente riconosciute in grado di ridurre lo stress. Si parla ormai diffusamente del significato di questo termine come di uno dei problemi che ormai caratterizza la salute psichica nei Paesi occidentali, quasi sempre per indicare molto spesso vari eventi e fenomeni non sempre con la dovuta precisione. Questa parola viene infatti ampiamente utilizzata sia per connotare un evento (stressante), percepito come pericoloso o traumatico, che per le risposte fisiologiche e psicologiche che a questo evento o situazione conseguono. Si parla poi altrettanto confusamente, a volte, del rilassamento, come se vi fosse una qualche possibilità taumaturgica di queste metodiche sino alla considerazione, errata, che: “Rilassamento equivalga matematicamente a no-stress”. Purtroppo non è così semplice e, come molte altre attività, come quella fisica, la dieta sino ai farmaci, gli aspetti individuali, soggettivi giocano un ruolo fondamentale. In altri termini, anche il rilassamento di cui si parla in questo testo e ispirato alle tecniche che per primo descrisse Jacobson molti tempo fa, “è per molti ma non per tutti”. In questo testo, si cercherà in ogni modo di chiarire meglio il significato di questi due termini, stress e rilassamento, con una particolare attenzione alla spiegazione di alcune basi biologiche del comportamento umano. Si presterà attenzione e verrà descritta nei particolari una metodologia di rilassamento tipo Jacobson per una idonea gestione dello stress, tenendo in particolare conto degli aspetti scientifici e quindi verificabili, sia degli esercizi veri e propri che di modi di pensare, convinzioni, modi di essere, stili di vita, in grado di produrre effetti positivi sull’intero organismo umano. Tutto questo senza tralasciare alcuni riferimenti storici ed aspetti aneddotici ritenuti significativi per una migliore comprensione di alcuni concetti. Riguardo poi agli esercizi e metodiche di rilassamento, si cercherà di spiegare perché e come tendono a favorire ed incrementare il livello di distensione sia muscolare che psichica. Le tecniche proposte, naturali, progressive e da attuare con moderazione ed attenzione ai particolari, possono risultare così efficaci nelle loro varie applicazioni, dal campo medico a quello psicologico a quello sportivo così come nella vita di tutti i giorni da rendere davvero la vita più degna di essere vissuta alle persone. L’intenzione dell’autore è quella di mettere a disposizione un testo semplice ma non banale che possa quindi essere utile sia a colui che non ne sa quasi niente dell’argomento, al professionista della salute o dello sport che si affaccia forse per la prima volta all’argomento ma che ha anche una preparazione e una conoscenza di base su alcuni dei concetti già trattati nel testo. È stato predisposto, a questo scopo, un doppio binario per il lettore: per ogni argomento vi saranno nel testo dei riquadri contraddistinti dalla dicitura “approfondimento” e che forniscono specifiche sia su argomenti scientifici che storici o semplicemente aneddotici che sono stati ritenuti importanti e interessanti per il lettore. La lettura del testo può in ogni caso proseguire anche saltando questi riquadri che, nel caso, potranno essere consultati in un altro momento per ulteriore conoscenza dell’argomento o per semplice curiosità.

GESTIRE LO STRESS, NON COMBATTERLO / Pruneti, Carlo. - 1:(2024), pp. 1-221.

GESTIRE LO STRESS, NON COMBATTERLO

CARLO PRUNETI
2024-01-01

Abstract

“Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu nisi intellectus ipse”. Questa frase espressa in questi termini da Leibnitz è tratta dall'assioma peripatetico di Tommaso d'Aquino, a sua volta ispirato alla scuola Aristotelica. Questa mia citazione “dotta” ha il pregio di ben rappresentare la filosofia sulla quale si sono basati gli studi prima di Edmund Jacobson che, nei suoi quasi 100 anni di vita ha creato, elaborato, sviluppato e posto a verifica un metodo originale di rilassamento poi ripreso da un suo allievo, Frank Mc Guigan, che tra l’altro è stato presidente APA negli USA e della World Association of Stress Managenment, e che ho avuto l’onore di avere come maestro, per quanto occasionalmente e per brevi periodi tempo, durante le mie visite all’allora US International University di San Diego. La frase che mi ha da sempre ricordato il suesposto assioma dell’Aquineo, è stata quella più volte ripetuta dal Prof. Mc Guigan: “È necessario andare dal corpo e dai muscoli al cervello e dal cervello ai muscoli, la cosa più importante è aiutare le persone a usare bene la propriocezione”, ovvero i propri sensi verso la mente e esattamente l’opposto, la mente verso i sensi. Una delle basi delle varie versioni del rilassamento progressivo alla Jacobson, una delle metodiche universalmente riconosciute in grado di ridurre lo stress. Si parla ormai diffusamente del significato di questo termine come di uno dei problemi che ormai caratterizza la salute psichica nei Paesi occidentali, quasi sempre per indicare molto spesso vari eventi e fenomeni non sempre con la dovuta precisione. Questa parola viene infatti ampiamente utilizzata sia per connotare un evento (stressante), percepito come pericoloso o traumatico, che per le risposte fisiologiche e psicologiche che a questo evento o situazione conseguono. Si parla poi altrettanto confusamente, a volte, del rilassamento, come se vi fosse una qualche possibilità taumaturgica di queste metodiche sino alla considerazione, errata, che: “Rilassamento equivalga matematicamente a no-stress”. Purtroppo non è così semplice e, come molte altre attività, come quella fisica, la dieta sino ai farmaci, gli aspetti individuali, soggettivi giocano un ruolo fondamentale. In altri termini, anche il rilassamento di cui si parla in questo testo e ispirato alle tecniche che per primo descrisse Jacobson molti tempo fa, “è per molti ma non per tutti”. In questo testo, si cercherà in ogni modo di chiarire meglio il significato di questi due termini, stress e rilassamento, con una particolare attenzione alla spiegazione di alcune basi biologiche del comportamento umano. Si presterà attenzione e verrà descritta nei particolari una metodologia di rilassamento tipo Jacobson per una idonea gestione dello stress, tenendo in particolare conto degli aspetti scientifici e quindi verificabili, sia degli esercizi veri e propri che di modi di pensare, convinzioni, modi di essere, stili di vita, in grado di produrre effetti positivi sull’intero organismo umano. Tutto questo senza tralasciare alcuni riferimenti storici ed aspetti aneddotici ritenuti significativi per una migliore comprensione di alcuni concetti. Riguardo poi agli esercizi e metodiche di rilassamento, si cercherà di spiegare perché e come tendono a favorire ed incrementare il livello di distensione sia muscolare che psichica. Le tecniche proposte, naturali, progressive e da attuare con moderazione ed attenzione ai particolari, possono risultare così efficaci nelle loro varie applicazioni, dal campo medico a quello psicologico a quello sportivo così come nella vita di tutti i giorni da rendere davvero la vita più degna di essere vissuta alle persone. L’intenzione dell’autore è quella di mettere a disposizione un testo semplice ma non banale che possa quindi essere utile sia a colui che non ne sa quasi niente dell’argomento, al professionista della salute o dello sport che si affaccia forse per la prima volta all’argomento ma che ha anche una preparazione e una conoscenza di base su alcuni dei concetti già trattati nel testo. È stato predisposto, a questo scopo, un doppio binario per il lettore: per ogni argomento vi saranno nel testo dei riquadri contraddistinti dalla dicitura “approfondimento” e che forniscono specifiche sia su argomenti scientifici che storici o semplicemente aneddotici che sono stati ritenuti importanti e interessanti per il lettore. La lettura del testo può in ogni caso proseguire anche saltando questi riquadri che, nel caso, potranno essere consultati in un altro momento per ulteriore conoscenza dell’argomento o per semplice curiosità.
2024
978-88-9385-441-2
GESTIRE LO STRESS, NON COMBATTERLO / Pruneti, Carlo. - 1:(2024), pp. 1-221.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2983373
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact