Between 1977 and 1978, the collections of the CSAC – Centre for Studies and Archives of Communication at the University of Parma – were significantly enriched by a notable group of works associated with the movements of programmed, kinetic, and visual art that emerged nationally and internationally from the late 1950s to the 1960s. These pieces, which explore innovative perceptual and experiential possibilities through the use of light, lines, movement, sequences, and deconstruction, entered the university's archives through donations from the artists themselves. Among the contributors were Getulio Alviani, Alberto Biasi, Davide Boriani, Ennio Chiggio, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, Juraj Dobrović, Horacio Garcia Rossi, Enzo Mari, Manfredo Massironi, Bruno Munari, and Grazia Varisco. This essay offers the first comprehensive reconstruction and analysis of the presence and distinct characteristics of these artworks in the University of Parma's collections, highlighting their links to the CSAC's early acquisitions of key documentary materials from contemporary designers and architects, particularly those connected to the dynamic artistic scene in Milan.
Tra il 1977 e il 1978 le raccolte del CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma si arricchiscono di un nucleo significativo di opere riconducibili alle tendenze di arte programmata, cinetica e visuale sviluppatesi tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta su scala nazionale e internazionale. Si tratta di lavori di natura prevalentemente oggettuale in grado di generare inediti dispositivi percettivi e fruitivi attraverso luci, linee, movimenti, sequenze, scomposizioni, che entrano a far parte delle collezioni dell’archivio universitario grazie a donazioni degli stessi artisti tra cui figurano Getulio Alviani, Alberto Biasi, Davide Boriani, Ennio Chiggio, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, Juraj Dobrović, Horacio Garcia Rossi, Enzo Mari, Manfredo Massironi, Bruno Munari, Grazia Varisco. Il contributo ricostruisce e analizza per la prima volta la presenza e le peculiarità dell'ampia selezione di lavori esemplificativi di queste tendenze artistiche nelle collezioni dell’Università di Parma, rintracciandone i legami con le prime acquisizioni, da parte del Centro, di rilevanti fondi documentari di designer e architetti contemporanei legati in particolare al fertile ambiente milanese.
Progetto, processo, variazione: arte programmata, cinetica e visuale nelle raccolte CSAC / Acocella, Alessandra. - (2023), pp. 350-355.
Progetto, processo, variazione: arte programmata, cinetica e visuale nelle raccolte CSAC
Alessandra Acocella
2023-01-01
Abstract
Tra il 1977 e il 1978 le raccolte del CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma si arricchiscono di un nucleo significativo di opere riconducibili alle tendenze di arte programmata, cinetica e visuale sviluppatesi tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta su scala nazionale e internazionale. Si tratta di lavori di natura prevalentemente oggettuale in grado di generare inediti dispositivi percettivi e fruitivi attraverso luci, linee, movimenti, sequenze, scomposizioni, che entrano a far parte delle collezioni dell’archivio universitario grazie a donazioni degli stessi artisti tra cui figurano Getulio Alviani, Alberto Biasi, Davide Boriani, Ennio Chiggio, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, Juraj Dobrović, Horacio Garcia Rossi, Enzo Mari, Manfredo Massironi, Bruno Munari, Grazia Varisco. Il contributo ricostruisce e analizza per la prima volta la presenza e le peculiarità dell'ampia selezione di lavori esemplificativi di queste tendenze artistiche nelle collezioni dell’Università di Parma, rintracciandone i legami con le prime acquisizioni, da parte del Centro, di rilevanti fondi documentari di designer e architetti contemporanei legati in particolare al fertile ambiente milanese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.