Il volume presenta per la prima volta una lettura coordinata dei dati vecchi e nuovi emersi dalle ricerche, con metodo interdisciplinare, che associa alla presentazione dei dati di scavo, approfondimenti storici e scientifici. Il risultato che si propone è la ricostruzione della genesi e dell’evoluzione di epoca storica del sito della Piana di San Martino, del quale sono state individuate ora sei fasi, dal V alla metà del XVIII secolo, con un’eccezionale testimonianza della presenza di edificato ligneo dal VII secolo al pieno Medioevo. Da castrum tardoantico e ostrogoto, con significativi confronti con i castra d’altura, come il vicino Sant’Antonino in Perti, fondato sul limite fluido goto/bizantino, di cui restano imponenti strutture murarie difensive, residenziali e di servizio, tra cui due cisterne e manufatti significativi, vasellame ceramico di importazione, monete e pesi monetali, dopo la demolizione parziale di alcune strutture a seguito della guerra greco gotica, le evidenze archeologiche rinvenute attestano che il sito si struttura nell’altomedievale come villaggio e appena dopo il Mille come centro castrense d’altura di signori locali di tradizione longobarda.
Caratterizzazione multi-analitica di frammenti di pietra ollare / Fornasini, Laura; Mantovani, Luciana; Bersani, Danilo. - (2023), pp. 181-188.
Caratterizzazione multi-analitica di frammenti di pietra ollare
Laura Fornasini
;Luciana Mantovani;Danilo Bersani
2023-01-01
Abstract
Il volume presenta per la prima volta una lettura coordinata dei dati vecchi e nuovi emersi dalle ricerche, con metodo interdisciplinare, che associa alla presentazione dei dati di scavo, approfondimenti storici e scientifici. Il risultato che si propone è la ricostruzione della genesi e dell’evoluzione di epoca storica del sito della Piana di San Martino, del quale sono state individuate ora sei fasi, dal V alla metà del XVIII secolo, con un’eccezionale testimonianza della presenza di edificato ligneo dal VII secolo al pieno Medioevo. Da castrum tardoantico e ostrogoto, con significativi confronti con i castra d’altura, come il vicino Sant’Antonino in Perti, fondato sul limite fluido goto/bizantino, di cui restano imponenti strutture murarie difensive, residenziali e di servizio, tra cui due cisterne e manufatti significativi, vasellame ceramico di importazione, monete e pesi monetali, dopo la demolizione parziale di alcune strutture a seguito della guerra greco gotica, le evidenze archeologiche rinvenute attestano che il sito si struttura nell’altomedievale come villaggio e appena dopo il Mille come centro castrense d’altura di signori locali di tradizione longobarda.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.