Il Dialogo de la bella creanza risalta per la sua differenza dal resto della produzione scientifica e filosofica di Alessandro Piccolomini (1508-1579). Mette in scena la conversazione fra Raffaella, una signora matura, e Margarita, una giovane sposa, dove la prima istruisce la seconda a gestire la vita sociale e familiare e a trovarsi un amante. Mentre Margarita si presenta come un interlocutore piuttosto passivo, mattatrice dell’azione e regista del discorso appare la donna anziana; per questo l’opera è nota anche con il titolo de La Raffaella. Nella tradizione millenaria del ‘dialogo’ come luogo di conoscenza, il dialogo tra donne si inseriva come un genere letterario molto più recente, intrecciato con la novellistica e lo spazio ambiguo della commedia, dove l’istanza formativa implicita nel rappresentare una donna matura che ammaestra una giovane si trasforma in un messaggio di difficile decifrazione – educazione alla vita adulta, atto di autodeterminazione nell’ambito delle strutture familiari e sociali prescritte, o polemica contro i costumi sessuali femminili dell’aristocrazia? Probabilmente tutte e tre le funzioni, in un testo che non offre chiavi di lettura immediate né si lascia riassumere in una formula programmatica.
Alessandro Piccolomini. Dialogo de la bella creanza de le donne (1539) / Madella, Laura. - (2023), pp. 1-156.
Alessandro Piccolomini. Dialogo de la bella creanza de le donne (1539)
Laura Madella
2023-01-01
Abstract
Il Dialogo de la bella creanza risalta per la sua differenza dal resto della produzione scientifica e filosofica di Alessandro Piccolomini (1508-1579). Mette in scena la conversazione fra Raffaella, una signora matura, e Margarita, una giovane sposa, dove la prima istruisce la seconda a gestire la vita sociale e familiare e a trovarsi un amante. Mentre Margarita si presenta come un interlocutore piuttosto passivo, mattatrice dell’azione e regista del discorso appare la donna anziana; per questo l’opera è nota anche con il titolo de La Raffaella. Nella tradizione millenaria del ‘dialogo’ come luogo di conoscenza, il dialogo tra donne si inseriva come un genere letterario molto più recente, intrecciato con la novellistica e lo spazio ambiguo della commedia, dove l’istanza formativa implicita nel rappresentare una donna matura che ammaestra una giovane si trasforma in un messaggio di difficile decifrazione – educazione alla vita adulta, atto di autodeterminazione nell’ambito delle strutture familiari e sociali prescritte, o polemica contro i costumi sessuali femminili dell’aristocrazia? Probabilmente tutte e tre le funzioni, in un testo che non offre chiavi di lettura immediate né si lascia riassumere in una formula programmatica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.