uesto libro ricostruisce, sulla scorta di documenti spesso inediti, la vitalità di Piacenza negli anni intorno al ‘68, quando la scena culturale cittadina è animata da alcuni giovani artisti – Maria Grazia Agosti, Germana Arcelli, Roberto Comini, Luigi Gorra, Ugo Locatelli, Alberto Spagnoli (Alberto Esse) e William Xerra – che sentono il desiderio e la necessità di aggiornare non soltanto i linguaggi ma anche le intenzionalità dell’atto artistico. I loro percorsi, che si arricchiscono di incontri e confronti con alcuni protagonisti della scena nazionale e internazionale, si svilupperanno secondo personali inclinazioni ma, in quel momento, in un breve volgere di anni, s’incrociano vivacemente all’insegna di una cultura pubblica e partecipata: vanno in questa direzione la partecipazione di alcuni piacentini alle manifestazioni di Fiumalbo, l’esposizione del Gruppo A e la creazione di un Centro di Documentazione Visiva, le attività di Foglio Volante e del Laboratorio Popolare di Cultura e Arte, la Prima Rassegna di Cinema Sperimentale e il Festival della Non Art, organizzato nel 1969. Tale iniziativa, nata dai contatti con Ben Vautier e con l’ambiente di Fluxus, costituisce un’esperienza fondamentale, che allinea perfettamente i modi di alcuni artisti attivi a Piacenza con alcune delle più importanti esperienze dell’avanguardia internazionale del tempo.

La prima rassegna di cinema sperimentale di Piacenza. Un prototipo ricostruito attraverso la critica, la corrispondenza e i documenti d’archivio / Malvezzi, Jennifer. - STAMPA. - (2022), pp. 71-87.

La prima rassegna di cinema sperimentale di Piacenza. Un prototipo ricostruito attraverso la critica, la corrispondenza e i documenti d’archivio.

Jennifer , Malvezzi
2022-01-01

Abstract

uesto libro ricostruisce, sulla scorta di documenti spesso inediti, la vitalità di Piacenza negli anni intorno al ‘68, quando la scena culturale cittadina è animata da alcuni giovani artisti – Maria Grazia Agosti, Germana Arcelli, Roberto Comini, Luigi Gorra, Ugo Locatelli, Alberto Spagnoli (Alberto Esse) e William Xerra – che sentono il desiderio e la necessità di aggiornare non soltanto i linguaggi ma anche le intenzionalità dell’atto artistico. I loro percorsi, che si arricchiscono di incontri e confronti con alcuni protagonisti della scena nazionale e internazionale, si svilupperanno secondo personali inclinazioni ma, in quel momento, in un breve volgere di anni, s’incrociano vivacemente all’insegna di una cultura pubblica e partecipata: vanno in questa direzione la partecipazione di alcuni piacentini alle manifestazioni di Fiumalbo, l’esposizione del Gruppo A e la creazione di un Centro di Documentazione Visiva, le attività di Foglio Volante e del Laboratorio Popolare di Cultura e Arte, la Prima Rassegna di Cinema Sperimentale e il Festival della Non Art, organizzato nel 1969. Tale iniziativa, nata dai contatti con Ben Vautier e con l’ambiente di Fluxus, costituisce un’esperienza fondamentale, che allinea perfettamente i modi di alcuni artisti attivi a Piacenza con alcune delle più importanti esperienze dell’avanguardia internazionale del tempo.
2022
9788874903467
La prima rassegna di cinema sperimentale di Piacenza. Un prototipo ricostruito attraverso la critica, la corrispondenza e i documenti d’archivio / Malvezzi, Jennifer. - STAMPA. - (2022), pp. 71-87.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2934109
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact