La necessità di un allargamento degli orizzonti analitici della slavistica è stato già spunto di riflessione per un articolo di Gian Piero Piretto («eSamizdat», 2007, n. 3), nel quale si rilevava l’importanza di un approccio analitico fondato in misura maggiore sull’interdisciplinarietà e sulla comparatistica. In un altro ambito, lo stesso semiologo Paolo Fabbri richiamava l’atten-zione sull’importanza di uno sguardo che fosse semiotico, ossia capace di po-sarsi in egual modo su una società, su un testo o su un’immagine.
Il libro illustrato per l’infanzia nella Russia degli anni Venti e Trenta: un nuovo paradigma / De Florio, Giulia. - (2018), pp. 123-136.
Il libro illustrato per l’infanzia nella Russia degli anni Venti e Trenta: un nuovo paradigma
De Florio, Giulia
2018-01-01
Abstract
La necessità di un allargamento degli orizzonti analitici della slavistica è stato già spunto di riflessione per un articolo di Gian Piero Piretto («eSamizdat», 2007, n. 3), nel quale si rilevava l’importanza di un approccio analitico fondato in misura maggiore sull’interdisciplinarietà e sulla comparatistica. In un altro ambito, lo stesso semiologo Paolo Fabbri richiamava l’atten-zione sull’importanza di uno sguardo che fosse semiotico, ossia capace di po-sarsi in egual modo su una società, su un testo o su un’immagine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.