“Queste spaziose loggie”. Architettura e poetica nella tragedia italiana del Cinquecento propone un’interpretazione innovativa dell’emergere delle unità di luogo e di tempo nella poetica e nel teatro del Rinascimento. Attraverso la ricostruzione di una rete di contatti tra letterati ed artisti, della circolazione di idee condivise tra la teoria dell’architettura e la poetica, delle novità introdotte nella scenografia e dei loro effetti sul pubblico, il libro dimostra come la riformulazione spaziotemporale del concetto aristotelico di unità dell’azione non sia semplicemente l’esito di una cattiva lettura della Poetica ma il segno di un nuovo modo di intendere il rapporto tra il testo teatrale e la rappresentazione. A provarlo, oltre che l’indagine che inserisce la ricezione della Poetica di Aristotele in un contesto interdisciplinare aperto alle questioni che alla teoria della letteratura vengono dall’architettura e dalla scenografia, è l’analisi di alcune tragedie – la Sofonisba di Trissino, l’Orazia di Aretino, l’Adriana di Groto, il Re Torrismondo di Tasso –, testi che documentano, talora contro la poetica dichiarata dei loro autori, come la dimensione della rappresentazione prevalga ormai sulla centralità dell’azione prevista da Aristotele.

«Queste spaziose loggie». Architettura e poetica nella tragedia italiana del Cinquecento / Confalonieri, Corrado. - (2022).

«Queste spaziose loggie». Architettura e poetica nella tragedia italiana del Cinquecento

Confalonieri, Corrado
2022-01-01

Abstract

“Queste spaziose loggie”. Architettura e poetica nella tragedia italiana del Cinquecento propone un’interpretazione innovativa dell’emergere delle unità di luogo e di tempo nella poetica e nel teatro del Rinascimento. Attraverso la ricostruzione di una rete di contatti tra letterati ed artisti, della circolazione di idee condivise tra la teoria dell’architettura e la poetica, delle novità introdotte nella scenografia e dei loro effetti sul pubblico, il libro dimostra come la riformulazione spaziotemporale del concetto aristotelico di unità dell’azione non sia semplicemente l’esito di una cattiva lettura della Poetica ma il segno di un nuovo modo di intendere il rapporto tra il testo teatrale e la rappresentazione. A provarlo, oltre che l’indagine che inserisce la ricezione della Poetica di Aristotele in un contesto interdisciplinare aperto alle questioni che alla teoria della letteratura vengono dall’architettura e dalla scenografia, è l’analisi di alcune tragedie – la Sofonisba di Trissino, l’Orazia di Aretino, l’Adriana di Groto, il Re Torrismondo di Tasso –, testi che documentano, talora contro la poetica dichiarata dei loro autori, come la dimensione della rappresentazione prevalga ormai sulla centralità dell’azione prevista da Aristotele.
2022
9788832193855
«Queste spaziose loggie». Architettura e poetica nella tragedia italiana del Cinquecento / Confalonieri, Corrado. - (2022).
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