Cucire biografie: riflessività sociale ed emancipazione a partire dal carcere

A partire dal caso di studio di un laboratorio realizzato con detenuti e studenti da una sociologa e un drammaturgo, e basato sulla ‘scrittura autobiografica di getto’ e sulla ‘ricomposizione biografica’ (l’abbinamento tra le biografie narrate), il saggio definisce la ricerca sociale come pratica di condivisione dell’esperienza dentro gruppi apparentemente disomogenei, e mostra come l’emersione di elementi comuni tra le biografie permetta di concettualizzare il funzionamento di una violenza culturale, istituzionale e sociale che è trasversale ai gruppi e che proprio per questo caratterizza l’ordine contemporaneo. Ma ciò che più conta: il dispositivo del ‘cucire biografie’ genera relazioni particolari e mostra come la ricerca non sia (sol)tanto una questione di critica quanto piuttosto di ‘possibilità sociale’, di cambiamento delle relazioni sociali.