Agli esordi del Rinascimento italiano una schiera indefinita e varia di attori, poeti e musici rinnova l’antica pratica del cantare ad lyram del mitico poeta Orfeo. Il potere misterioso e terapeutico del suo canto, la sua performance e le tensioni tramandate dal mito si ricompongono in nuovi gesti, suoni e figure attraverso le apparizioni dei “nuovi Orfei” e il definirsi di nuovi valori e mestieri negli spazi civici e privati della performance: tra memoria, politica e teatro. Un teatro che, fondato su un gesto rituale, si afferma come teatro della e per la civitas, nonché veicolo privilegiato di comunicazione etica e politica e di costruzione di identità, carisma e consenso nella memoria collettiva.
I Mestieri di Orfeo. Memoria, politica e teatro, Milano: Mimesis / Bortoletti, Francesca. - (2020).
I Mestieri di Orfeo. Memoria, politica e teatro, Milano: Mimesis
Francesca Bortoletti
2020-01-01
Abstract
Agli esordi del Rinascimento italiano una schiera indefinita e varia di attori, poeti e musici rinnova l’antica pratica del cantare ad lyram del mitico poeta Orfeo. Il potere misterioso e terapeutico del suo canto, la sua performance e le tensioni tramandate dal mito si ricompongono in nuovi gesti, suoni e figure attraverso le apparizioni dei “nuovi Orfei” e il definirsi di nuovi valori e mestieri negli spazi civici e privati della performance: tra memoria, politica e teatro. Un teatro che, fondato su un gesto rituale, si afferma come teatro della e per la civitas, nonché veicolo privilegiato di comunicazione etica e politica e di costruzione di identità, carisma e consenso nella memoria collettiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.