Non sembra aver fine, in Italia, il dibattito su presunti effetti anatocistici occulti nel cosiddetto “piano di ammortamento alla francese”, un diffuso metodo di restituzione di prestiti tramite il versamento di rate costanti con cadenza regolare. Una consolidata linea giurisprudenziale ritiene infatti che l’anatocismo sia intrinseco nella cosiddetta “legge degli interessi composti”, sulla quale si basano i calcoli del piano “alla francese”. In questa nota tentiamo di suggerire che tali preoccupazioni potrebbero essere completamente mal poste. Una volta superata una possibile trappola linguistica data dall’impiego del fuorviante termine “effettivo” per indicare i tassi di interesse, converremo che esiste un unico modo per concordare la restituzione rateale di un prestito senza lasciare spazio a ambiguità o a rivendicazioni. Mostreremo anche la sostanziale confutabilità di qualsiasi argomentazione basata sulle decomposizioni in portafogli “equivalenti” (per flussi di cassa) di titoli obbligazionarî, evidenziando la coesistenza di portafogli equivalenti composti sia di titoli “zero coupon” (a interessi composti) sia di titoli con cedola (a interessi semplici). Si è costretti a concludere che la Matematica finanziaria può essere indifferentemente usata per dimostrare la presenza o l’assenza di anatocismo in qualunque dato contratto, a meno che non sia intrapresa una sistemazione del quadro normativo che superi le attuali incompatibilità.
L’onnipresenza dell’anatocismo: un conflitto tra la matematica e la Legge? / Piacitelli, Gherardo; Favero, Gino; Modesti, Paola Assunta Emilia. - (2021), pp. 1-34.
L’onnipresenza dell’anatocismo: un conflitto tra la matematica e la Legge?
Gino Favero
;Paola Modesti
2021-01-01
Abstract
Non sembra aver fine, in Italia, il dibattito su presunti effetti anatocistici occulti nel cosiddetto “piano di ammortamento alla francese”, un diffuso metodo di restituzione di prestiti tramite il versamento di rate costanti con cadenza regolare. Una consolidata linea giurisprudenziale ritiene infatti che l’anatocismo sia intrinseco nella cosiddetta “legge degli interessi composti”, sulla quale si basano i calcoli del piano “alla francese”. In questa nota tentiamo di suggerire che tali preoccupazioni potrebbero essere completamente mal poste. Una volta superata una possibile trappola linguistica data dall’impiego del fuorviante termine “effettivo” per indicare i tassi di interesse, converremo che esiste un unico modo per concordare la restituzione rateale di un prestito senza lasciare spazio a ambiguità o a rivendicazioni. Mostreremo anche la sostanziale confutabilità di qualsiasi argomentazione basata sulle decomposizioni in portafogli “equivalenti” (per flussi di cassa) di titoli obbligazionarî, evidenziando la coesistenza di portafogli equivalenti composti sia di titoli “zero coupon” (a interessi composti) sia di titoli con cedola (a interessi semplici). Si è costretti a concludere che la Matematica finanziaria può essere indifferentemente usata per dimostrare la presenza o l’assenza di anatocismo in qualunque dato contratto, a meno che non sia intrapresa una sistemazione del quadro normativo che superi le attuali incompatibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.