La storiografia più recente riconosce la danza come crocevia di apporti culturali complessi e intrecciati, luogo d’incontro di pulsioni biologiche e culturali che si manifestano in tecniche del corpo, deposito di visioni filosofiche, usi sociali, tradizioni rituali e che pretendono un’esplorazione penetrante e multidisciplinare, mettendo in gioco, accanto a quelli tradizionali, strumenti propri degli studi sulla cultura. La danza del Rinascimento italiano acquista, cosè, uno spessore e una ricchezza di sfaccettature spesso ignorate o impreviste, che inducono all’individuazione di nuove fonti o ad una rilettura di quelle canoniche e si rivela oggetto e indicatore culturale di rilevanza ancora non pienamente esplorata e valutata. Gli studi di questo volume spingono il fulcro del loro interesse oltre la pura analisi e interpretazione delle fonti trattatistiche e descrittive della danza di corte, di solito prevalentemente studiate con intenti ricostruttivi, come testimonianze di gusto e di stile elitario di un’epoca illustre e come nuclei generativi della futura arte del balletto. Partendo proprio dai depositi di memoria costituiti dai trattati quattrocenteschi, intraprendono una non agevole ma illuminante indagine sugli uomini – trattatisti e maestri – e sui loro ambienti, cosè come sui diversi contesti sociali e culturali e le loro interazioni nella concezione, nella pratica e nella trasmissione della danza. Travalicando l’ambito puramente cortigiano, i saggi si inoltrano è con l’individuazione e l’analisi di fonti alternative, scientifiche, letterarie e iconografiche è in territori meno documentati della vita e della cultura, delle credenze e delle conoscenze, della professionalità e degli usi festivi e quotidiani di classi meno privilegiate, dove le competenze culturali si presentano assai più sfumate e mediate e la danza riacquista più marcate valenze antropologiche.
Danza, cultura e società nel Rinascimento italiano / Bortoletti, F; CASINI ROPA, E. - (2007), pp. 1-152.
Danza, cultura e società nel Rinascimento italiano
BORTOLETTI F;
2007-01-01
Abstract
La storiografia più recente riconosce la danza come crocevia di apporti culturali complessi e intrecciati, luogo d’incontro di pulsioni biologiche e culturali che si manifestano in tecniche del corpo, deposito di visioni filosofiche, usi sociali, tradizioni rituali e che pretendono un’esplorazione penetrante e multidisciplinare, mettendo in gioco, accanto a quelli tradizionali, strumenti propri degli studi sulla cultura. La danza del Rinascimento italiano acquista, cosè, uno spessore e una ricchezza di sfaccettature spesso ignorate o impreviste, che inducono all’individuazione di nuove fonti o ad una rilettura di quelle canoniche e si rivela oggetto e indicatore culturale di rilevanza ancora non pienamente esplorata e valutata. Gli studi di questo volume spingono il fulcro del loro interesse oltre la pura analisi e interpretazione delle fonti trattatistiche e descrittive della danza di corte, di solito prevalentemente studiate con intenti ricostruttivi, come testimonianze di gusto e di stile elitario di un’epoca illustre e come nuclei generativi della futura arte del balletto. Partendo proprio dai depositi di memoria costituiti dai trattati quattrocenteschi, intraprendono una non agevole ma illuminante indagine sugli uomini – trattatisti e maestri – e sui loro ambienti, cosè come sui diversi contesti sociali e culturali e le loro interazioni nella concezione, nella pratica e nella trasmissione della danza. Travalicando l’ambito puramente cortigiano, i saggi si inoltrano è con l’individuazione e l’analisi di fonti alternative, scientifiche, letterarie e iconografiche è in territori meno documentati della vita e della cultura, delle credenze e delle conoscenze, della professionalità e degli usi festivi e quotidiani di classi meno privilegiate, dove le competenze culturali si presentano assai più sfumate e mediate e la danza riacquista più marcate valenze antropologiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.