Il diritto permea i fenomeni sociali e le nostre esistenze, eppure talvolta è percepito come incapace di dare voce a ciò che più ci interessa e ci riguarda: ideali, speranze, responsabilità, paure, indignazioni. L’obiettivo di questo libro è provare a comprendere il giuridico da prospettive diverse, dando la parola a chi non è giurista ma coltiva ambiti che sono in dialogo con il diritto. Dalle scienze della natura e della vita, dai saperi umanistici, dai linguaggi dell’arte provengono, infatti, sfide e interrogativi: quel “fuori” che il diritto aspira a regolare ha un ruolo decisivo nel ridisegnarne ogni giorno la fisionomia e la funzione. A confrontarsi qui con l’universo giuridico sono alcuni protagonisti del panorama intellettuale, scientifico, artistico attuale: esperti di fisica, geologia, climatologia, pianificazione urbanistica, medicina, bioetica, economia, pedagogia, filosofia, storia, linguistica, critica letteraria, ma anche due poeti e un musicista, che hanno accolto l’invito a riflettere sul diritto in relazione agli ambiti di loro competenza. Ne è nato un mosaico che testimonia un diritto policentrico: dal dissesto idrogeologico alle basi neurali dell’agire umano, dal “fine vita” all’odio online. Un libro polifonico, dunque. L’intento è sottrarre la giuridicità all’autosufficienza del discorso tecnico-disciplinare da cui abitualmente è veicolata, nella convinzione che il senso e la tenuta del diritto nelle società di domani dipenderanno anche dalla capacità dei giuristi di porsi in ascolto di altre professionalità, altre esperienze, altri saperi.
Il diritto visto da fuori. Scienziati, intellettuali, artisti si interrogano sul senso della giuridicità oggi / Zanichelli, Maria. - (2020), pp. 1-210.
Il diritto visto da fuori. Scienziati, intellettuali, artisti si interrogano sul senso della giuridicità oggi
MARIA ZANICHELLI
2020-01-01
Abstract
Il diritto permea i fenomeni sociali e le nostre esistenze, eppure talvolta è percepito come incapace di dare voce a ciò che più ci interessa e ci riguarda: ideali, speranze, responsabilità, paure, indignazioni. L’obiettivo di questo libro è provare a comprendere il giuridico da prospettive diverse, dando la parola a chi non è giurista ma coltiva ambiti che sono in dialogo con il diritto. Dalle scienze della natura e della vita, dai saperi umanistici, dai linguaggi dell’arte provengono, infatti, sfide e interrogativi: quel “fuori” che il diritto aspira a regolare ha un ruolo decisivo nel ridisegnarne ogni giorno la fisionomia e la funzione. A confrontarsi qui con l’universo giuridico sono alcuni protagonisti del panorama intellettuale, scientifico, artistico attuale: esperti di fisica, geologia, climatologia, pianificazione urbanistica, medicina, bioetica, economia, pedagogia, filosofia, storia, linguistica, critica letteraria, ma anche due poeti e un musicista, che hanno accolto l’invito a riflettere sul diritto in relazione agli ambiti di loro competenza. Ne è nato un mosaico che testimonia un diritto policentrico: dal dissesto idrogeologico alle basi neurali dell’agire umano, dal “fine vita” all’odio online. Un libro polifonico, dunque. L’intento è sottrarre la giuridicità all’autosufficienza del discorso tecnico-disciplinare da cui abitualmente è veicolata, nella convinzione che il senso e la tenuta del diritto nelle società di domani dipenderanno anche dalla capacità dei giuristi di porsi in ascolto di altre professionalità, altre esperienze, altri saperi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.