Il Principato maltese, che Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1530 aveva concesso in feudo all'Ordine di San Giovanni Gerosolimitano, già detto dei Cavalieri di Rodi, cadeva nelle mani di Napoleone Bonaparte nel 1798. La storia dell'Ordine di San Giovanni si scindeva da quella dell'arcipelago mediterraneo che aveva costituito il suo Stato per duecentosessantotto anni e che, cacciati gli occupanti francesi, sarebbe poi rimasto sotto l'egida britannica. Finita la temperie napoleonica, lo spirito restauratore del Congresso di Vienna riconobbe i Plenipotenziari inviati dal Luogotenente dell'Ordine, ma un 'silenzio inatteso' avrebbe deluso le aspettative legittimiste del più antico degli ordini crociati. La sua richiesta al Congresso, non più della restaurazione nell'ormai inglese Malta ma dell'assegnazione di una nuova sede in un'isola del Mediterraneo, incontrò l'ambiguità del Principe di Talleyrand, l'atteggiamento indifferente, a tratti scostante, dei ministri britannici, la freddezza dello Zar Alessandro I e l'impossibilità ad agire del Principe di Metternich.
Congresso di Vienna e principio di legittimità. La questione del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni Gerosolimitano, detto di Malta / CASTAGNINO BERLINGHIERI, U. - STAMPA. - (2006), pp. 1-160.
Congresso di Vienna e principio di legittimità. La questione del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni Gerosolimitano, detto di Malta
CASTAGNINO BERLINGHIERI U
2006-01-01
Abstract
Il Principato maltese, che Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1530 aveva concesso in feudo all'Ordine di San Giovanni Gerosolimitano, già detto dei Cavalieri di Rodi, cadeva nelle mani di Napoleone Bonaparte nel 1798. La storia dell'Ordine di San Giovanni si scindeva da quella dell'arcipelago mediterraneo che aveva costituito il suo Stato per duecentosessantotto anni e che, cacciati gli occupanti francesi, sarebbe poi rimasto sotto l'egida britannica. Finita la temperie napoleonica, lo spirito restauratore del Congresso di Vienna riconobbe i Plenipotenziari inviati dal Luogotenente dell'Ordine, ma un 'silenzio inatteso' avrebbe deluso le aspettative legittimiste del più antico degli ordini crociati. La sua richiesta al Congresso, non più della restaurazione nell'ormai inglese Malta ma dell'assegnazione di una nuova sede in un'isola del Mediterraneo, incontrò l'ambiguità del Principe di Talleyrand, l'atteggiamento indifferente, a tratti scostante, dei ministri britannici, la freddezza dello Zar Alessandro I e l'impossibilità ad agire del Principe di Metternich.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.