Definire che cosa sia un “parco” è operazione allo stesso tempo semplice e complessa. indipendentemente dalla loro dimensione (piccolo vs grande) o ubicazione in relazione al tessuto cittadino (centro vs periferia), i parchi rappresentano degli spazi outdoor che rientrano a pieno titolo tra gli esempi di spazi pubblici disponibili nei contesti urbani. Spazi, cioè, aperti, accessibili e fruibili liberamente, in cui è possibile avere un primo contatto, se non l’unico, con l’elemento naturale pur rimanendo in città. Attorno al parco come spazio si sviluppano riflessioni educative, didattiche Utilizzare il parco come luogo educativo in cui sostenere e attivare situazioni educative e didattiche a partire dalle specificità del contesto è un modo attraverso cui pensare a tale ambiente. D’altra parte, però, il parco offre la possibilità di lasciarsi trasformare, di essere modificato, co-costruito, partecipato entro percorsi progettuali che ne definiscano e orientino la cornice e i riferimenti. In questo secondo modo l’esperienza educativa nel parco pare assumere significati più completi e di senso, senza ipotizzare una mera fruizione del contesto ma un’interazione sostanziale e trasformativa con esso che apre alla partecipazione e al cambiamento sociale.
Parchi. Spazi pubblici ed invadenti / Pintus, Andrea; Antonietti, Maja. - STAMPA. - (2020), pp. 60-71.
Parchi. Spazi pubblici ed invadenti
Andrea Pintus;Maja Antonietti
2020-01-01
Abstract
Definire che cosa sia un “parco” è operazione allo stesso tempo semplice e complessa. indipendentemente dalla loro dimensione (piccolo vs grande) o ubicazione in relazione al tessuto cittadino (centro vs periferia), i parchi rappresentano degli spazi outdoor che rientrano a pieno titolo tra gli esempi di spazi pubblici disponibili nei contesti urbani. Spazi, cioè, aperti, accessibili e fruibili liberamente, in cui è possibile avere un primo contatto, se non l’unico, con l’elemento naturale pur rimanendo in città. Attorno al parco come spazio si sviluppano riflessioni educative, didattiche Utilizzare il parco come luogo educativo in cui sostenere e attivare situazioni educative e didattiche a partire dalle specificità del contesto è un modo attraverso cui pensare a tale ambiente. D’altra parte, però, il parco offre la possibilità di lasciarsi trasformare, di essere modificato, co-costruito, partecipato entro percorsi progettuali che ne definiscano e orientino la cornice e i riferimenti. In questo secondo modo l’esperienza educativa nel parco pare assumere significati più completi e di senso, senza ipotizzare una mera fruizione del contesto ma un’interazione sostanziale e trasformativa con esso che apre alla partecipazione e al cambiamento sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.