In questo volume dedicato al tema del futuro come “prodotto culturale”, Vincenza Pellegrino discute i risultati di un lungo periodo di ricerca sociale attuata attraverso la rivisitazione del metodo “Future Lab”. Si tratta di un tipo di ricerca-azione basata sulla alternanza tra stimoli art-based, brainstorming collettivi e argomentazioni a base tematica, che vuole ridefinire i modi dell'esplorazione dell'immaginario sociale, da un lato, e dall'altro lato favorire un passaggio collettivo dal risentimento a forme di critica sociale. Nello specifico, la ricerca coinvolge diversi gruppi di giovani chiamati a immaginare l’evoluzione del presente in chiave prima distopica e poi utopica, per discutere infine di possibilità sociale, vale a dire di transizioni che possano “gettare ponti” verso quei mondi auspicati. Ne emerge un immaginario complesso, ma espresso con rappresentazioni ricorrenti tese al superamento delle “crisi” prodotte dell’economia tardo capitalista. Vengono evocati ad esempio nuovi ordini post-statuali, forme di cittadinanza globale come diritti/doveri d’accoglienza; nuove istituzioni democratiche più propriamente “g-locali”, con la federazione tra città-stato; forme di co-gestione concreta e quotidiana delle istituzioni, a partire da una scuola “orizzontale”, da nuove forme di social housing basate sulla convivenza tra generazioni e così via. Costrutti complessi – ritenuti solitamente appannaggio di élite intellettuali e rimossi dal dibattito pubblico e mediatico – rivelano invece un immaginario sul “dopo-sviluppo” vivo in questi giovani, che nutrono forti aspirazioni a un mondo migliore.
Futuri testardi. La ricerca sociale per l'elaborazione del "doposviluppo" / Pellegrino, Vincenza. - (2020), pp. 11-168.
Futuri testardi. La ricerca sociale per l'elaborazione del "doposviluppo"
Vincenza Pellegrino
2020-01-01
Abstract
In questo volume dedicato al tema del futuro come “prodotto culturale”, Vincenza Pellegrino discute i risultati di un lungo periodo di ricerca sociale attuata attraverso la rivisitazione del metodo “Future Lab”. Si tratta di un tipo di ricerca-azione basata sulla alternanza tra stimoli art-based, brainstorming collettivi e argomentazioni a base tematica, che vuole ridefinire i modi dell'esplorazione dell'immaginario sociale, da un lato, e dall'altro lato favorire un passaggio collettivo dal risentimento a forme di critica sociale. Nello specifico, la ricerca coinvolge diversi gruppi di giovani chiamati a immaginare l’evoluzione del presente in chiave prima distopica e poi utopica, per discutere infine di possibilità sociale, vale a dire di transizioni che possano “gettare ponti” verso quei mondi auspicati. Ne emerge un immaginario complesso, ma espresso con rappresentazioni ricorrenti tese al superamento delle “crisi” prodotte dell’economia tardo capitalista. Vengono evocati ad esempio nuovi ordini post-statuali, forme di cittadinanza globale come diritti/doveri d’accoglienza; nuove istituzioni democratiche più propriamente “g-locali”, con la federazione tra città-stato; forme di co-gestione concreta e quotidiana delle istituzioni, a partire da una scuola “orizzontale”, da nuove forme di social housing basate sulla convivenza tra generazioni e così via. Costrutti complessi – ritenuti solitamente appannaggio di élite intellettuali e rimossi dal dibattito pubblico e mediatico – rivelano invece un immaginario sul “dopo-sviluppo” vivo in questi giovani, che nutrono forti aspirazioni a un mondo migliore.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pellegrino Futuri Testardi 2020.pdf
solo utenti autorizzati
Descrizione: Testo libro
Tipologia:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
1.38 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.38 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.