«Una scuola che seleziona distrugge la cultura. Ai poveri toglie il mez - zo di espressione. Ai ricchi toglie la conoscenza delle cose […]». Scuola di Barbiana La Lettera a una professoressa è stata scritta dai ragazzi della Scuola di Barbiana, è un elaborato costruito sotto la regia del maestro don Lo - renzo Milani; ne erano autori otto ragazzi, suoi allievi, che lo avevano scritto in dieci mesi (1966-67). La Lettera proponeva i risultati di un lavoro di gruppo, di fatto un esercizio di scrittura collettiva, in cui i ragazzi della scuola di Barbia - na conducevano una forte analisi critica al sistema scolastico italiano e in particolare alla gestione dell’obbligo scolastico, strutturalmente antiquato, fortemente selettivo, totalmente estraneo nei programmi alla realtà del Paese e ai mutamenti socio-economici in esso in atto. I ragazzi di Barbiana fanno una dura requisitoria ad una scuola che non fa il suo dovere, che con la selezione condanna gli ultimi a rimanere tali. È un richiamo alla società, un serio appello umano che non po - teva restare inascoltato. Rivolgendosi a una Professoressa che incarnava lo spirito del corpo scolastico, hanno dimostrato con la scrittura la capacità sintetica e la semplicità linguistica da loro acquisita in quella particolare scuola, cosa che ha consentito al libro di vincere, meritatamente, il Premio Letterario Prato nel 1967. Un piccolo libro che «è un libro-seme, un libro-fertilizzante», come si legge nella motivazione della giuria che poi prosegue: «È un libro che difende i materialmente poveri e vuole offendere i poveri di spirito, quei tipi di maestri che vi sono chiamati “i custodi del lucignolo spento”. Non c’è quasi frase di questo piccolo libro che non ti fermi a meditare. Ce n’è una in cui può essere riassun - to tutto l’ardimentoso spirito che lo informa: “meglio passar da pazzi che essere strumento di razzismo”». Questo testo continuerà ancora ad essere la difesa dei ragazzi ultimi della scala sociale. المدرسة التي تختار تلامِذتها تدمر الثقافة. تمنعُ الفقراء من وسائل التعبير وتحرم الأثرياء من معرفة الأشياء [...] ». مدرسة باربيانا. رِسالةٌ إلى أُستاذة، كُتِبتْ مِن قِبل تلامِذة مدرسة باربيانا، وتحت إشراف المعلم دون لورينزو ميلاني. كانوا ثمانية كُتابٍ، استغرقواأشهرا عشرة في كتابتها (1966-1967). عرضت الرسالة نتائج العمل التعاونيّ، وهي في الواقع تمرين على الكتابة بروحٍ جماعية، حيث قدّم تلامذة باربيانا تحليلاً نقديًا قويًا للنظام المدرسي القائم وخاصة إدارة التعليم الإلزامي التي عفا عليها الزمن ومضى من الناحية الهيكلية، والانتقائية للغاية، والتي لا علاقة لها على الإطلاق بواقع البلاد والتغيرات الاجتماعية والاقتصادية التي تحدث. فتيان باربيانا قدموا مذكِّرة اتِّهامٍ صارمة لمدرسة لا تقوم بواجبها، والتي تُدينهم وتحكم عليهم من خلال الاختيار والانتقاء بالبقاء على حالهم دون التقدم بهم. إنها دعوة للمجتمع، ونداء إنساني جاد لا يمكن تجاوزه والتغاضي عنه. مخاطبين أُستاذة جسّدت روح الهيئة التدريسية، فأثبتوا من خلال الكتابة الجماعية والبساطة اللغوية التي اكتسبوها في تلك المدرسة بالذات، أن الذهاب إلى المدرسة من أجل الدرجات فقط لا معنى له ويكلف جهدًا، بينما الحضورلغاية إليها التعاون والنمو معًاتكون مَسَرّة، وتضفي على الدروس روح الالتزام والنشاط. حازت الرسالة وبجدارة على جائزة براتو الأدبية عام 1967. ووصفتها هيئة المحلفين بأنها "كتاب صغيرٌ يصعب تعريفه. إنه اعترافٌ، جدلٌ، كتابةٌ تربويةٌ، تقريرٌ فضوليٌ غريبٌ عن التنديد، احتجاجٌ، وصفٌ للبيئة، وكتابُ للتظلم: فضيحة لأُولئِكَ ومن المناسب عرضها. " إنه كتاب بذور، كتاب سماد"[...] " في هذا الكتاب الصغير لا توجد جملة واحدة تقريبًا إلّا وتقف بك برهة لتجعلك تتأمل، وها هُنا واحدة يمكن ومن خلالها تلخيص كامل الروح الجريئة، والتي تقول: "خيرٌ للشخص أن يُنعت بالجنون من أن يكون أداة للعنصرية". هذا النص سيستمر دوماً ليكون مدافعاً عن الفتيان المهمشين في السُّلَّم الاجتماعي.

SCUOLA DI BARBIANA LETTERA A UNA PROFESSORESSA edizione in lingua araba مدرسة باربيانا رِسالةٌ إِلى أُستاذة الطبعة العربية تحت إِشراف ديميتريس أرجرتوبولوس / Argiropoulos, Dimitris. - STAMPA. - 1:(2020), pp. 1-315.

SCUOLA DI BARBIANA LETTERA A UNA PROFESSORESSA edizione in lingua araba مدرسة باربيانا رِسالةٌ إِلى أُستاذة الطبعة العربية تحت إِشراف ديميتريس أرجرتوبولوس

Dimitris Argiropoulos
2020-01-01

Abstract

«Una scuola che seleziona distrugge la cultura. Ai poveri toglie il mez - zo di espressione. Ai ricchi toglie la conoscenza delle cose […]». Scuola di Barbiana La Lettera a una professoressa è stata scritta dai ragazzi della Scuola di Barbiana, è un elaborato costruito sotto la regia del maestro don Lo - renzo Milani; ne erano autori otto ragazzi, suoi allievi, che lo avevano scritto in dieci mesi (1966-67). La Lettera proponeva i risultati di un lavoro di gruppo, di fatto un esercizio di scrittura collettiva, in cui i ragazzi della scuola di Barbia - na conducevano una forte analisi critica al sistema scolastico italiano e in particolare alla gestione dell’obbligo scolastico, strutturalmente antiquato, fortemente selettivo, totalmente estraneo nei programmi alla realtà del Paese e ai mutamenti socio-economici in esso in atto. I ragazzi di Barbiana fanno una dura requisitoria ad una scuola che non fa il suo dovere, che con la selezione condanna gli ultimi a rimanere tali. È un richiamo alla società, un serio appello umano che non po - teva restare inascoltato. Rivolgendosi a una Professoressa che incarnava lo spirito del corpo scolastico, hanno dimostrato con la scrittura la capacità sintetica e la semplicità linguistica da loro acquisita in quella particolare scuola, cosa che ha consentito al libro di vincere, meritatamente, il Premio Letterario Prato nel 1967. Un piccolo libro che «è un libro-seme, un libro-fertilizzante», come si legge nella motivazione della giuria che poi prosegue: «È un libro che difende i materialmente poveri e vuole offendere i poveri di spirito, quei tipi di maestri che vi sono chiamati “i custodi del lucignolo spento”. Non c’è quasi frase di questo piccolo libro che non ti fermi a meditare. Ce n’è una in cui può essere riassun - to tutto l’ardimentoso spirito che lo informa: “meglio passar da pazzi che essere strumento di razzismo”». Questo testo continuerà ancora ad essere la difesa dei ragazzi ultimi della scala sociale. المدرسة التي تختار تلامِذتها تدمر الثقافة. تمنعُ الفقراء من وسائل التعبير وتحرم الأثرياء من معرفة الأشياء [...] ». مدرسة باربيانا. رِسالةٌ إلى أُستاذة، كُتِبتْ مِن قِبل تلامِذة مدرسة باربيانا، وتحت إشراف المعلم دون لورينزو ميلاني. كانوا ثمانية كُتابٍ، استغرقواأشهرا عشرة في كتابتها (1966-1967). عرضت الرسالة نتائج العمل التعاونيّ، وهي في الواقع تمرين على الكتابة بروحٍ جماعية، حيث قدّم تلامذة باربيانا تحليلاً نقديًا قويًا للنظام المدرسي القائم وخاصة إدارة التعليم الإلزامي التي عفا عليها الزمن ومضى من الناحية الهيكلية، والانتقائية للغاية، والتي لا علاقة لها على الإطلاق بواقع البلاد والتغيرات الاجتماعية والاقتصادية التي تحدث. فتيان باربيانا قدموا مذكِّرة اتِّهامٍ صارمة لمدرسة لا تقوم بواجبها، والتي تُدينهم وتحكم عليهم من خلال الاختيار والانتقاء بالبقاء على حالهم دون التقدم بهم. إنها دعوة للمجتمع، ونداء إنساني جاد لا يمكن تجاوزه والتغاضي عنه. مخاطبين أُستاذة جسّدت روح الهيئة التدريسية، فأثبتوا من خلال الكتابة الجماعية والبساطة اللغوية التي اكتسبوها في تلك المدرسة بالذات، أن الذهاب إلى المدرسة من أجل الدرجات فقط لا معنى له ويكلف جهدًا، بينما الحضورلغاية إليها التعاون والنمو معًاتكون مَسَرّة، وتضفي على الدروس روح الالتزام والنشاط. حازت الرسالة وبجدارة على جائزة براتو الأدبية عام 1967. ووصفتها هيئة المحلفين بأنها "كتاب صغيرٌ يصعب تعريفه. إنه اعترافٌ، جدلٌ، كتابةٌ تربويةٌ، تقريرٌ فضوليٌ غريبٌ عن التنديد، احتجاجٌ، وصفٌ للبيئة، وكتابُ للتظلم: فضيحة لأُولئِكَ ومن المناسب عرضها. " إنه كتاب بذور، كتاب سماد"[...] " في هذا الكتاب الصغير لا توجد جملة واحدة تقريبًا إلّا وتقف بك برهة لتجعلك تتأمل، وها هُنا واحدة يمكن ومن خلالها تلخيص كامل الروح الجريئة، والتي تقول: "خيرٌ للشخص أن يُنعت بالجنون من أن يكون أداة للعنصرية". هذا النص سيستمر دوماً ليكون مدافعاً عن الفتيان المهمشين في السُّلَّم الاجتماعي.
2020
978-88-32158-15-1
SCUOLA DI BARBIANA LETTERA A UNA PROFESSORESSA edizione in lingua araba مدرسة باربيانا رِسالةٌ إِلى أُستاذة الطبعة العربية تحت إِشراف ديميتريس أرجرتوبولوس / Argiropoulos, Dimitris. - STAMPA. - 1:(2020), pp. 1-315.
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