Il termine “Viscosupplementazione” fu introdotto da Endre Balazs negli anni ’70 per indicare una modalità terapeutica che consisteva nell’iniezione intra-articolare (i-a) di Acido Ialuronico (AI) ad alto peso molecolare per ridurre il dolore e migliorare la mobilità articolare nel ginocchio con osteoartrite (OA), rigenerando le naturali proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale (LS), e ricostituirne le naturali funzioni protettive. L’AI è un polisaccaride naturale presente nel corpo animale, e nelle articolazioni gioca un ruolo fondamentale nel mantenere strette interdipendenze funzionali e metaboliche fra il liquido sinoviale, la cartilagine articolare, la membrana sinoviale e l’osso sub condrale. Sono state le straordinarie proprietà reologiche dell’AI che richiamarono l’interesse per le sue applicazioni mediche. Balazs et al. (1) usarono inizialmente soluzioni viscose di AI per via intra-articolare (i-a) in articolazioni artrosiche del cavallo; gli ottimi risultati ottenuti indussero i ricercatori a praticare lo stesso trattamento anche nell’ OA del ginocchio dell’uomo. Sebbene le numerose pubblicazioni, realizzate negli anni con diverse metodologie, abbiano dato risultati talora contrastanti, l’impiego dell’AI nel trattamento dell’OA del ginocchio ha richiamato una crescente attenzione, supportato da numerosi trial clinici, studi postmarketing, e da varie metanalisi. Anche una recente cochrane reviewha concluso in favore dei prodotti a base di AI nel trattamento dell’OA del ginocchio (2). Attualmente esistono diverse formulazioni industriali di AI, con diversi pesi molecolari (PM). Questa differenza nel PM è considerata importante in rapporto al volume/quantità e numero di iniezioni, tempo di permanenza intra-articolare ed effetti biologici. La terapia con AI è praticata da più di due decenni in molti Paesi del mondo per trattare il dolore nell’OA del ginocchio in pazienti che non rispondono alla terapia conservativa non farmacologica o farmacologica. L’azione analgesica è stata riconosciuta dall’american academy of Orthopaedic Surgeons, dall’american Pain Society e dall’american college of rheumatology. Un’interessante nota viene anche dalle raccomandazioni dell’EULAR per la terapia dell’OA del ginocchio e dell’anca, successivamente riprese dalla Società Italiana di Reumatologia, che pur considerando l’AI intra-articolare tra i farmaci “symptom-modifying”, riconoscono un’attività “disease- modifying”. Anche l’Osteoarthritis research Society international ha recentemente ribadito che l’AI intra-articolare (i-a) è un’utile modalità terapeutica per trattare pazienti con OA del ginocchio, con una più prolungata durata del beneficio a confronto dei corticosteroidi i-a.
Viscosupplementazione nel trattamento delle condropatie di ginocchio / Frizziero, Luigi; Frizziero, Antonio; Sambini, Mariangela; Masiero, Stefano. - STAMPA. - unico:(2012), pp. 71-76.
Viscosupplementazione nel trattamento delle condropatie di ginocchio
antonio Frizziero;
2012-01-01
Abstract
Il termine “Viscosupplementazione” fu introdotto da Endre Balazs negli anni ’70 per indicare una modalità terapeutica che consisteva nell’iniezione intra-articolare (i-a) di Acido Ialuronico (AI) ad alto peso molecolare per ridurre il dolore e migliorare la mobilità articolare nel ginocchio con osteoartrite (OA), rigenerando le naturali proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale (LS), e ricostituirne le naturali funzioni protettive. L’AI è un polisaccaride naturale presente nel corpo animale, e nelle articolazioni gioca un ruolo fondamentale nel mantenere strette interdipendenze funzionali e metaboliche fra il liquido sinoviale, la cartilagine articolare, la membrana sinoviale e l’osso sub condrale. Sono state le straordinarie proprietà reologiche dell’AI che richiamarono l’interesse per le sue applicazioni mediche. Balazs et al. (1) usarono inizialmente soluzioni viscose di AI per via intra-articolare (i-a) in articolazioni artrosiche del cavallo; gli ottimi risultati ottenuti indussero i ricercatori a praticare lo stesso trattamento anche nell’ OA del ginocchio dell’uomo. Sebbene le numerose pubblicazioni, realizzate negli anni con diverse metodologie, abbiano dato risultati talora contrastanti, l’impiego dell’AI nel trattamento dell’OA del ginocchio ha richiamato una crescente attenzione, supportato da numerosi trial clinici, studi postmarketing, e da varie metanalisi. Anche una recente cochrane reviewha concluso in favore dei prodotti a base di AI nel trattamento dell’OA del ginocchio (2). Attualmente esistono diverse formulazioni industriali di AI, con diversi pesi molecolari (PM). Questa differenza nel PM è considerata importante in rapporto al volume/quantità e numero di iniezioni, tempo di permanenza intra-articolare ed effetti biologici. La terapia con AI è praticata da più di due decenni in molti Paesi del mondo per trattare il dolore nell’OA del ginocchio in pazienti che non rispondono alla terapia conservativa non farmacologica o farmacologica. L’azione analgesica è stata riconosciuta dall’american academy of Orthopaedic Surgeons, dall’american Pain Society e dall’american college of rheumatology. Un’interessante nota viene anche dalle raccomandazioni dell’EULAR per la terapia dell’OA del ginocchio e dell’anca, successivamente riprese dalla Società Italiana di Reumatologia, che pur considerando l’AI intra-articolare tra i farmaci “symptom-modifying”, riconoscono un’attività “disease- modifying”. Anche l’Osteoarthritis research Society international ha recentemente ribadito che l’AI intra-articolare (i-a) è un’utile modalità terapeutica per trattare pazienti con OA del ginocchio, con una più prolungata durata del beneficio a confronto dei corticosteroidi i-a.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.