Il presente contributo prende spunto da un lavoro svolto nel 2013 da Beatrice Biemmi e Valentina Portesani, insieme a Silvia Stampatori, con un supporto metodologico di Tiboni, Rossetti e Frascarolo, nell’ambito di un bando emanato dal settore Giovani, Sport e Innovazione del Comune di Brescia, dal titolo: “Giovani strategie per lo sviluppo del protagonismo e dell’autonomia degli studenti universitari”. Il bando prevedeva l’assegnazione di borse di studio per la realizzazione di progetti appartenenti a diverse aree tematiche. Il lavoro si collocava all’interno dell’area mobilità e riguardava “Intermodalità del trasporto passeggeri in ambito urbano e accessibilità al territorio: applicazione di metodologie di indagine al caso studio del Comune di Brescia”. Il lavoro si proponeva di fornire un contributo all’analisi dell'intermodalità del trasporto passeggeri, con particolare riferimento alla realtà del Comune di Brescia e all'entrata in esercizio della metropolitana leggera automatica, cercando di rispondere all’interrogativo: qual è il livello di accessibilità alle stazioni della metropolitana di Brescia? Partendo da questo lavoro, e da un precedente lavoro condotto nell’ambito di un progetto europeo sulla sicurezza stradale, che ha approfondito il tema dell’accessibilità in sicurezza alle fermate del trasporto pubblico extraurbano, il paper propone alcune considerazioni sulla necessità di una visione integrata tra pianificazione urbanistica e pianificazione della mobilità, richiamando in particolare il concetto di mobilità nella “Città amica”.
Alcuni aspetti legati all'intermodalità del trasorto passeggeri: prime riflessioni sul caso della metropolitana di Brescia / Tiboni, Michela; Rossetti, Silvia; Frascarolo, Anna; Biemi, Beatrice; Portesani, Valentina. - STAMPA. - (2015), pp. 119-127.
Alcuni aspetti legati all'intermodalità del trasorto passeggeri: prime riflessioni sul caso della metropolitana di Brescia
TIBONI, Michela;Rossetti, Silvia;
2015-01-01
Abstract
Il presente contributo prende spunto da un lavoro svolto nel 2013 da Beatrice Biemmi e Valentina Portesani, insieme a Silvia Stampatori, con un supporto metodologico di Tiboni, Rossetti e Frascarolo, nell’ambito di un bando emanato dal settore Giovani, Sport e Innovazione del Comune di Brescia, dal titolo: “Giovani strategie per lo sviluppo del protagonismo e dell’autonomia degli studenti universitari”. Il bando prevedeva l’assegnazione di borse di studio per la realizzazione di progetti appartenenti a diverse aree tematiche. Il lavoro si collocava all’interno dell’area mobilità e riguardava “Intermodalità del trasporto passeggeri in ambito urbano e accessibilità al territorio: applicazione di metodologie di indagine al caso studio del Comune di Brescia”. Il lavoro si proponeva di fornire un contributo all’analisi dell'intermodalità del trasporto passeggeri, con particolare riferimento alla realtà del Comune di Brescia e all'entrata in esercizio della metropolitana leggera automatica, cercando di rispondere all’interrogativo: qual è il livello di accessibilità alle stazioni della metropolitana di Brescia? Partendo da questo lavoro, e da un precedente lavoro condotto nell’ambito di un progetto europeo sulla sicurezza stradale, che ha approfondito il tema dell’accessibilità in sicurezza alle fermate del trasporto pubblico extraurbano, il paper propone alcune considerazioni sulla necessità di una visione integrata tra pianificazione urbanistica e pianificazione della mobilità, richiamando in particolare il concetto di mobilità nella “Città amica”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.