Il saggio propone una nuova e inedita lettura della vicenda dei vescovi riformatori francesi che non parteciparono all'ultima fase del concilio di Trento perché oggetto di procedimenti giudiziari avviati dall'Inquisizione romana. Senza perdere di vista i procedimenti giudiziari e i complessi rapporti con Roma, l'attenzione si allarga così allo sperimentalismo e alle peculiarità dei progetti di riforma religiosa da loro avviati nelle loro diocesi e nel contesto socio-politico francese, astenendosi dal misurare il profilo riformatore di questi uomini di Chiesa solo in base al parametro dell'effettivo adempimento dell'obbligo della residenza, per cercarlo invece sul terreno dei valori e dei compiti fondamentali che essi attribuirono all'essere vescovo, e che cercarono di realizzare con i mezzi che avevano a disposizione, prima che la deflagrazione dei conflitti religiosi trasformasse il senso di ogni gesto e di ogni parola riconducendoli alla logica del conflitto confessionale.

I vescovi riformatori francesi che non andarono al concilio di Trento in Incorrupta monumenta ecclesiam defendunt. Studi offerti a mons. Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, 5. voll., a cura di Andreas Gottsmann - Pierantonio Piatti - Andreas E. Rehberg, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2018: tomo III, Inquisizione romana, Indice, Diplomazia pontificia, pp. 63-78; ISBN 978-88-98638-10-9 / Bonora, Elena. - STAMPA. - III:(2018), pp. 63-78.

I vescovi riformatori francesi che non andarono al concilio di Trento in Incorrupta monumenta ecclesiam defendunt. Studi offerti a mons. Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, 5. voll., a cura di Andreas Gottsmann - Pierantonio Piatti - Andreas E. Rehberg, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2018: tomo III, Inquisizione romana, Indice, Diplomazia pontificia, pp. 63-78; ISBN 978-88-98638-10-9

Bonora Elena
2018-01-01

Abstract

Il saggio propone una nuova e inedita lettura della vicenda dei vescovi riformatori francesi che non parteciparono all'ultima fase del concilio di Trento perché oggetto di procedimenti giudiziari avviati dall'Inquisizione romana. Senza perdere di vista i procedimenti giudiziari e i complessi rapporti con Roma, l'attenzione si allarga così allo sperimentalismo e alle peculiarità dei progetti di riforma religiosa da loro avviati nelle loro diocesi e nel contesto socio-politico francese, astenendosi dal misurare il profilo riformatore di questi uomini di Chiesa solo in base al parametro dell'effettivo adempimento dell'obbligo della residenza, per cercarlo invece sul terreno dei valori e dei compiti fondamentali che essi attribuirono all'essere vescovo, e che cercarono di realizzare con i mezzi che avevano a disposizione, prima che la deflagrazione dei conflitti religiosi trasformasse il senso di ogni gesto e di ogni parola riconducendoli alla logica del conflitto confessionale.
2018
978-88-98638-10-9
I vescovi riformatori francesi che non andarono al concilio di Trento in Incorrupta monumenta ecclesiam defendunt. Studi offerti a mons. Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, 5. voll., a cura di Andreas Gottsmann - Pierantonio Piatti - Andreas E. Rehberg, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2018: tomo III, Inquisizione romana, Indice, Diplomazia pontificia, pp. 63-78; ISBN 978-88-98638-10-9 / Bonora, Elena. - STAMPA. - III:(2018), pp. 63-78.
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