Il WS4 dell’annuale conferenza Siu ha visto un’adesione significativa in termine di attenzione, con la proposta di 26 abstract, e di conseguente maturazione concettuale, con la presentazione di 17 paper, che hanno affrontato la prospettiva di un’Italia più sicura, come emblematicamente auspicava lo stesso titolo del workshop. Dalla discussione generale sulle problematiche tratteggiate nell’illustrazione dei lavori, emergono alcune necessità, che possono, sul tema, dare vita a una piattaforma culturale basata sulla prospettiva che le politiche e i piani urbanistici e territoriali debbano assumere un ruolo centrale, sia nella comprensione e rappresentazione del complesso dei fattori di rischio esistenti, sia per la loro previsione, prevenzione, mitigazione e gestione processuale. Il workshop ha inteso fare il punto su un corredo di esperienze e metodologie per l’analisi, la valutazione e le azioni di mitigazione dei rischi territoriali e ambientali che potesse consentire la costruzione di un adeguato stato dell’arte a livello nazionale nonché la selezione delle migliori pratiche oggi disponibili. Una prima linea interpretativa – quella che ha visto il maggior numero di contributi – individua nel rapporto sempre più stretto tra cambiamento climatico e rischio idrogeologico un campo di attenzione per definire strategie e misure per l’adattamento e la mitigazione. Una seconda linea interpretativa affronta il problema delle necessarie multisettorialità e multiattorialità nella conoscenza e gestione dei rischi. Infine, una terza linea interpretativa riconosce la forza dell’apporto strumentale più consolidato all’interno della disciplina, qui aggiornato alle esigenze di multiscalarità che la valutazione del rischio impone.
IX. Italia sicura: i rischi territoriali e ambientali / Zazzi, Michele; Gerundo, Roberto. - STAMPA. - (2017), pp. 191-197.
IX. Italia sicura: i rischi territoriali e ambientali
Michele Zazzi
;
2017-01-01
Abstract
Il WS4 dell’annuale conferenza Siu ha visto un’adesione significativa in termine di attenzione, con la proposta di 26 abstract, e di conseguente maturazione concettuale, con la presentazione di 17 paper, che hanno affrontato la prospettiva di un’Italia più sicura, come emblematicamente auspicava lo stesso titolo del workshop. Dalla discussione generale sulle problematiche tratteggiate nell’illustrazione dei lavori, emergono alcune necessità, che possono, sul tema, dare vita a una piattaforma culturale basata sulla prospettiva che le politiche e i piani urbanistici e territoriali debbano assumere un ruolo centrale, sia nella comprensione e rappresentazione del complesso dei fattori di rischio esistenti, sia per la loro previsione, prevenzione, mitigazione e gestione processuale. Il workshop ha inteso fare il punto su un corredo di esperienze e metodologie per l’analisi, la valutazione e le azioni di mitigazione dei rischi territoriali e ambientali che potesse consentire la costruzione di un adeguato stato dell’arte a livello nazionale nonché la selezione delle migliori pratiche oggi disponibili. Una prima linea interpretativa – quella che ha visto il maggior numero di contributi – individua nel rapporto sempre più stretto tra cambiamento climatico e rischio idrogeologico un campo di attenzione per definire strategie e misure per l’adattamento e la mitigazione. Una seconda linea interpretativa affronta il problema delle necessarie multisettorialità e multiattorialità nella conoscenza e gestione dei rischi. Infine, una terza linea interpretativa riconosce la forza dell’apporto strumentale più consolidato all’interno della disciplina, qui aggiornato alle esigenze di multiscalarità che la valutazione del rischio impone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.