Il saggio introduttivo “Le invenzioni di Lucio Fontana per le opere di soggetto religioso” (pp. 40-53) pubblicato nel catalogo della mostra “Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana”, analizza la produzione artistica di Fontana del secondo dopoguerra, evidenziando come le occasioni iconografiche di tipo religioso, divengono, grazie a un approccio empirico ed esperienziale, una delle occasioni tematiche all’interno delle quali l’inventiva dell’artista trova una sua concretizzazione. La libertà metodologica di Fontana implica anche un libera circolazione e circolarità di idee e ipotesi inventive che si sovrappongono e che possono slittare da un soggetto all’altro o da un contesto all’altro. Pertanto anche nelle opere di soggetto religioso è possibile trovare le stesse invenzioni plastiche delle ricerche spaziali di Fontana. Si sovrappongono così le sculture in ceramica raffiguranti guerrieri e arlecchini con quelle per le Madonne o i Crocifissi da parete e da tavolo, le formelle raffiguranti Crocifissioni e Deposizioni con le tavolette in terracotta dei Concetti spaziali, le invenzioni per la porta del Duomo di Milano e le cappelle religiose o funebri con quelle per gli Ambienti spaziali o il grande arabesco di luce per la IX Triennale di Milano del 1951. Delle iconografie religiose, Fontana riutilizza i modelli del passato in modo personale o li rinnova secondo nuove possibilità plastiche e formali, nonché uno sguardo civile e contemporaneo, come nel caso della V Porta del Duomo di Milano, su cui il saggio si sofferma con particolare attenzione. Il secondo saggio, più breve, è il testo introduttivo della sezione dedicata alle ceramiche “Un genere ribaltato: Vie Crucis e pale d’altare” (pp. 122-125). In esso si sottolinea l’importanza delle opere in ceramica come scultura colorata e della capacità di Fontana di lavorare parallelamente su soggetti differenti come guerrieri, arlecchini, animali, vasi e piatti o di tema religioso. In tal modo, ricerche legate ai “Concetti spaziali”, influenzano anche le scelte formali e stilistiche delle ceramiche di soggetto sacro.
Le invenzioni di Lucio Fontana per le opere di soggetto religioso; Un genere ribaltato: Vie Crucis e pale d’altare / Colombo, Davide. - (2016), pp. 40-53.
Le invenzioni di Lucio Fontana per le opere di soggetto religioso; Un genere ribaltato: Vie Crucis e pale d’altare
COLOMBO, Davide
2016-01-01
Abstract
Il saggio introduttivo “Le invenzioni di Lucio Fontana per le opere di soggetto religioso” (pp. 40-53) pubblicato nel catalogo della mostra “Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana”, analizza la produzione artistica di Fontana del secondo dopoguerra, evidenziando come le occasioni iconografiche di tipo religioso, divengono, grazie a un approccio empirico ed esperienziale, una delle occasioni tematiche all’interno delle quali l’inventiva dell’artista trova una sua concretizzazione. La libertà metodologica di Fontana implica anche un libera circolazione e circolarità di idee e ipotesi inventive che si sovrappongono e che possono slittare da un soggetto all’altro o da un contesto all’altro. Pertanto anche nelle opere di soggetto religioso è possibile trovare le stesse invenzioni plastiche delle ricerche spaziali di Fontana. Si sovrappongono così le sculture in ceramica raffiguranti guerrieri e arlecchini con quelle per le Madonne o i Crocifissi da parete e da tavolo, le formelle raffiguranti Crocifissioni e Deposizioni con le tavolette in terracotta dei Concetti spaziali, le invenzioni per la porta del Duomo di Milano e le cappelle religiose o funebri con quelle per gli Ambienti spaziali o il grande arabesco di luce per la IX Triennale di Milano del 1951. Delle iconografie religiose, Fontana riutilizza i modelli del passato in modo personale o li rinnova secondo nuove possibilità plastiche e formali, nonché uno sguardo civile e contemporaneo, come nel caso della V Porta del Duomo di Milano, su cui il saggio si sofferma con particolare attenzione. Il secondo saggio, più breve, è il testo introduttivo della sezione dedicata alle ceramiche “Un genere ribaltato: Vie Crucis e pale d’altare” (pp. 122-125). In esso si sottolinea l’importanza delle opere in ceramica come scultura colorata e della capacità di Fontana di lavorare parallelamente su soggetti differenti come guerrieri, arlecchini, animali, vasi e piatti o di tema religioso. In tal modo, ricerche legate ai “Concetti spaziali”, influenzano anche le scelte formali e stilistiche delle ceramiche di soggetto sacro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.