L’attuazione dell’equo processo ai sensi degli art. 111 Cost. e 6 Cedu sotto il profilo dell’effettiva tutela del diritto al confronto fra l’imputato e chi renda dichiarazioni a suo carico, non può implicare sempre l’elaborazione dialettica della prova dichiarativa nel contraddittorio delle parti nella pubblica udienza dibattimentale. Quando il testimone versi in condizioni di vulnerabilità psicologica, la piana attuazione del contraddittorio nella formazione della prova attraverso l’oralità e l’immediatezza deve essere bilanciata con l’esigenza di proteggere il dichiarante, adottando idonee cautele nello svolgimento dell’esame testimoniale che, pur non implicando un confronto vis a vis fra accusato e accusatore, non si risolvano in una compressione dei diritti difensivi dell’imputato incompatibile con l’equità processuale. L’obiettivo è di impedire che la condanna dibattimentale si fondi, in misura determinante o esclusiva, sulle dichiarazioni rese in segreto ogniqualvolta l’imputato non ha goduto di un’occasione adeguata e sufficiente per “confrontarsi” con l’accusatore.

La tutela dei testimoni “vulnerabili” / Cassibba, Fabio Salvatore. - (2009), pp. 299-325.

La tutela dei testimoni “vulnerabili”

CASSIBBA, Fabio Salvatore
2009-01-01

Abstract

L’attuazione dell’equo processo ai sensi degli art. 111 Cost. e 6 Cedu sotto il profilo dell’effettiva tutela del diritto al confronto fra l’imputato e chi renda dichiarazioni a suo carico, non può implicare sempre l’elaborazione dialettica della prova dichiarativa nel contraddittorio delle parti nella pubblica udienza dibattimentale. Quando il testimone versi in condizioni di vulnerabilità psicologica, la piana attuazione del contraddittorio nella formazione della prova attraverso l’oralità e l’immediatezza deve essere bilanciata con l’esigenza di proteggere il dichiarante, adottando idonee cautele nello svolgimento dell’esame testimoniale che, pur non implicando un confronto vis a vis fra accusato e accusatore, non si risolvano in una compressione dei diritti difensivi dell’imputato incompatibile con l’equità processuale. L’obiettivo è di impedire che la condanna dibattimentale si fondi, in misura determinante o esclusiva, sulle dichiarazioni rese in segreto ogniqualvolta l’imputato non ha goduto di un’occasione adeguata e sufficiente per “confrontarsi” con l’accusatore.
2009
9788834896495
La tutela dei testimoni “vulnerabili” / Cassibba, Fabio Salvatore. - (2009), pp. 299-325.
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