Proprio nell’eterodossia di una lingua pianificata quale l’Esperanto si ravvisa la possibilità di una validazione dell’approccio chomskiano: l’uso dei parlanti nativi (denaskuloj, in lingua), che spesso si discosta – anche infrangendole – dalle norme fissate dall’iniziatore della lingua e tutelate dalla Akademio (una sorta di “Crusca esperantista”), evidenzia tutti quei fenomeni che, in un possibile parallelo chiarificatore delle dinamiche, si articolano nel passaggio da un pidgin a un creolo.
Pianificazione linguistica e intuizioni chomskiane: qualche ponte per una riflessione comune / Astori, Davide. - (2015), pp. 123-143.
Pianificazione linguistica e intuizioni chomskiane: qualche ponte per una riflessione comune
ASTORI, Davide
2015-01-01
Abstract
Proprio nell’eterodossia di una lingua pianificata quale l’Esperanto si ravvisa la possibilità di una validazione dell’approccio chomskiano: l’uso dei parlanti nativi (denaskuloj, in lingua), che spesso si discosta – anche infrangendole – dalle norme fissate dall’iniziatore della lingua e tutelate dalla Akademio (una sorta di “Crusca esperantista”), evidenzia tutti quei fenomeni che, in un possibile parallelo chiarificatore delle dinamiche, si articolano nel passaggio da un pidgin a un creolo.File in questo prodotto:
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