The paper offers a depiction of life in late medieval Milanese prisons. The main sources of information are prisoners’ petitions given to the Duke of Milan by mediators that also took care of prisoners’ welfare. In 1466 a new confraternity, the Society of the Protectors of prisoners, was formed by upper-class Milanese citizens that had been giving physical, spiritual and even legal aid to prisoners of Malastalla, a charitable institution that was a peculiar hybrid between hospital and public prison.

L’articolo offre un piccolo spaccato di vita all’interno delle carceri di Milano in età visconteo-sforzesca. Fonte privilegiata sono le suppliche che i prigionieri stessi inoltravano ai principi tramite la mediazione di individui che si occupavano della loro assistenza, sul piano materiale, spirituale e finanche legale, come nel caso della Società dei Protettori dei carcerati, confraternita fondata nel 1466 e avente giurisdizione sui prigioneri della Malastalla, singolare istituzione ibrida tra ospedale e carcere pubblico.

«Humanum est peccare, evangelicum emendare et diabolicum perseverare». Suppliche di prigionieri nel carcere milanese della Malastalla / Gazzini, Marina. - STAMPA. - (2013), pp. 211-232.

«Humanum est peccare, evangelicum emendare et diabolicum perseverare». Suppliche di prigionieri nel carcere milanese della Malastalla

GAZZINI, Marina
2013-01-01

Abstract

The paper offers a depiction of life in late medieval Milanese prisons. The main sources of information are prisoners’ petitions given to the Duke of Milan by mediators that also took care of prisoners’ welfare. In 1466 a new confraternity, the Society of the Protectors of prisoners, was formed by upper-class Milanese citizens that had been giving physical, spiritual and even legal aid to prisoners of Malastalla, a charitable institution that was a peculiar hybrid between hospital and public prison.
2013
9788883147753
L’articolo offre un piccolo spaccato di vita all’interno delle carceri di Milano in età visconteo-sforzesca. Fonte privilegiata sono le suppliche che i prigionieri stessi inoltravano ai principi tramite la mediazione di individui che si occupavano della loro assistenza, sul piano materiale, spirituale e finanche legale, come nel caso della Società dei Protettori dei carcerati, confraternita fondata nel 1466 e avente giurisdizione sui prigioneri della Malastalla, singolare istituzione ibrida tra ospedale e carcere pubblico.
«Humanum est peccare, evangelicum emendare et diabolicum perseverare». Suppliche di prigionieri nel carcere milanese della Malastalla / Gazzini, Marina. - STAMPA. - (2013), pp. 211-232.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2798281
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact